Il Catullo verrà privatizzato?

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune.

E’ arrivato il momento della verità per i soci pubblici del Catullo: partecipare all’ennesimo aumento di capitale oppure fare un passo indietro e lasciare ai privati il controllo dello scalo? Il 6 dicembre scorso il presidente Aerogest Giuseppe Riello ha comunicato che in occasione di un “recente incontro” con Save è emersa l’ipotesi di un aumento di capitale da 30 milioni di euro per far fronte ai circa 63 milioni di investimenti previsti dal “progetto Romeo” per la riqualificazione dell’aeroporto. 
I privati, entrati appianando i debiti, ora battono cassa per attuale la fase due del rilancio, ed è preoccupante che, ad oggi, non risultano essere giunte risposte ufficiali da parte degli enti interessati: Comune, Provincia e Camera di Commercio di Verona, e Provincia di Trento.
Per cercare di fare un po’ di luce sulle intenzioni del nostro Comune, ho quindi depositato una interrogazione che chiede all’amministrazione di dichiarare il proprio indirizzo.
E’ ovvio che, di fronte ad un eventuale rifiuto da parte dei soci pubblici, l’aumento di capitale verrebbe sostenuto per intero dai privati che salirebbero dal 41,27% attuale a ben oltre il 50% conquistando il controllo dell’aeroporto. Sarebbe la privatizzazione del Catullo.
La politica veronese ha pochi giorni di tempo per schiarirsi le idee e sciogliere tutte le ambiguità finora tenute sul futuro dello scalo veronese”.

 
 

3 COMMENTI

  1. Apprezzo molto i comunicati del Consigliere Bertucco, ma lui come moltissimi a Verona dimostrano di non aver capito molto su quello che sta succedendo con la Catullo.

    Privatizzare si, ma con gara e sottoscrizione di piani d’investimento.

    Privatizzare con aumento di capitale e lasciare che SAVE finisca di ucciderci no !

    Quando il Consigliere Bertucco parla della fase 2, ci chiediamo quale è stata la fase 1 ?

    Il mega sviluppo dello scalo di Tessera annunciato ieri da Marchi ha come condizione imprescindibile quella del ridimensionamento dello scalo di Verona, è questo che vuole il Consigliere Bertucco ?

    Il Progetto Romeo significa ridimensionamento per lo scalo di Verona e per questo che SAVE lo vuole fare a tutti i costi.

    Si aggiorni un po’ di più il Consigliere Bertucco prima di uscire con questi comunicati che non hanno senso.

    Alvise

  2. Bertucco è l’esempio lampante della totale impreparazione, pressappochismo ed ingnoranza aeronautica della classe politica veronese. Non aspettiamoci nulla di buono o di significativo per il futuro. Non hanno ancora realizzato che privatizzare una partecipazione pubblica significa metterla all’asta al miglior offerente, pena il danno erariale e, a ragion di logica, non ci sono patti parasociali che tengano di fronte alla Corte dei Conti. Se non oggi, sarà per il domani, ma prima o poi qualcuno dovrà mettere mano al maltolto. Comunque il silenzio da soviet degli Attori convince sempre più che a governare le vicende del Catullo come di altre , sia il consociativismo, per non dire nepotismo, quello più becero ed antidemocratico di cui Verona è intrisa fin nell’anima e che nessuno, finora, è riuscito a smontare.

  3. News: leggo che il nuovo presidente trentino, il leghista Fugatti, non intende più dare soldi al Catullo se non vi sarà un concreto coinvolgimento nelle scelte.
    Qualcosa si muove? Oppure è l’inizio della fine?

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