Il carteggio Sand-De Musset e il ricordo dell’illustre francesista Annarosa Poli: lunedì 28 maggio

 
 

Lunedì 28 maggio, alle ore 18.30 al Piccolo Teatro di Giulietta, terzo appuntamento con la rassegna “Lettere d’amore“, organizzata dal Teatro Nuovo in collaborazione con il Club Giulietta, con l’Istituto Internazionale per l’Opera e la Poesia e con il patrocinio del Comune di Verona.

Dopo un’introduzione di Marco Ongaro e di Laura Colombo dell’Università di Verona, Rossana Valier e Paolo Valerio ripercorreranno la storia d’amore tra George Sand e Alfred de Musset attraverso le lettere che si scrissero. Il terzo appuntamento è dedicato alla professoressa Annarosa Poli, grande francesista, scomparsa nel 2016. Docente emerita dell’ateneo veronese, il suo nome è indissolubilmente legato a quello della Sand, a cui dedicò non solo un’intera esistenza di studiosa, ma anche la sua determinazione di ricercatrice: riuscì infatti a individuare e a far insignire di una targa commemorativa l’appartamento di Venezia in cui la scrittrice visse col medico Pietro Pagello dopo la prima crisi con de Musset.

È il giugno 1833 quando Alfred de Musset e George Sand s’incontrano per la prima volta. La scrittrice è già famosa per la pubblicazione di “Indiana” e per alcune scelte che fanno di lei una donna moderna e libera. Alfred è il prototipo dell’artista romantico, genio e sregolatezza: dissolutezze, vizi e scrittura, una splendida scrittura che affascina tutti. In pieno romanticismo, la coppia Aurora–Alfred ne incarna lo spirito in modo speciale; per la prima volta, infatti, la relazione sembra giocarsi in un inedito e moderno rapporto cameratesco. Una coppia di uguali quanto a forza, fama, prestigio, se non addirittura a talento. I due si prendono e si lasciano, si riprendono e si perdono definitivamente. Le lettere testimoniano la loro storia intensa, attraverso la raffinata arte della parola.

A seguire aperitivo con i vini Terra di Giulietta. In giugno, in date da definirsi, saranno proposti gli epistolari di Vladímir Vladímirovič Majakovskij e Lilja Jur’evna Brik, Henry Miller e Anaïs Nin.

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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