Che succede?
Verona, una città ferita e devastata dalla spartizione politica e consociativa.
È arrivato il momento di reagire…
Fa una certa impressione leggere un quotidiano locale di Verona senza alcuno scandalo, mala gestione, o spartizioni e molto altro che puntualmente la Pravda e La Nuova Germania locali omettono di riportare per semplice convenienza politica, più che per imbarazzo.
Negli ultimi giorni Verona ha dato il meglio di sé con i riflettori puntati sui rilievi del Mibact e della Corte dei Conti sulla passata gestione della Fondazione Arena. La cosa più incredibile è che l’attuale Sindaco abbia ritienuto opportuno lasciare nel cassetto per 3 mesi tutti i rilievi della Corte dei Conti e del Mibact, come per difendere la passata gestione Tosi-Girondini (!), altro dato che emerge, e per dirla tutta è molto preoccupante, è che la stagione appena terminata dell’Arena non è affatto andata bene, nonostante le strombazzate a otto colonne, e questo mette ulteriore pressione sui conti già fuori controllo. L’impressione che si ha è di grande incompetenza gestionale, un po’ come dilettanti allo sbaraglio, e l’impressione che si ha in più non è molto positiva, anzi…
Poi c’e la questione dell’ingresso di SAVE nella compagine societaria della Catullo S.p.A., argomento tenuto lontano dalla Pravda locale per ordini superiori. Abbiamo dato conto di tutto quello che è successo, e le grandi perplessità per come sia avvenuta by-passando tutte le leggi e direttive in materia. La situazione si sta ulteriormente complicando con i protagonisti in campo (soci pubblici Catullo e SAVE) che continuano a procedere con l’unico scopo di consegnare la Catullo S.p.A., che ricordiamo avere in dote ben 2 concessioni quarantennali degli aeroporti di Brescia Montichiari e Verona Villafranca, a SAVE senza gara ed a prezzo di saldo con evidente danno erariale.
Dopo la deliberazione di ANAC e Antitrust, visto che entrambi hanno evidenziato la non conformità dell’operazione d’ingresso della SAVE nella compagine societaria della Catullo S.p.A., anche la Corte dei Conti lo scorso 12 Ottobre ha pubblicato la delibera dell’aprile scorso e ha smentito la linea di difesa avverso ai rilievi dell’ANAC finora sostenuta dal Comune di Villafranca nella persona dell’allora Sindaco Mario Faccioli.
Le responsabilità dell’ex Sindaco Faccioli ci sono, ma vanno viste in un quadro più ampio ed articolato nel quale i ruoli dei soci Pubblici Catullo (Comune Verona, Provincia Verona, Provincia Trento e Bolzano e Camera di Commercio), che avevano già pianificato tutto per aggirare leggi e direttive, sono ancora più gravi.
Nonostante tutto quello che è emerso, molto probabilmente il prossimo 18 Ottobre l’assemblea Aerogest approverà l’aumento di capitale per far fronte al pagamento dei servizi ENAV (22 milioni per la causa persa al Tribunale di Roma) ed investimenti per 60 milioni di euro in 5/10 anni.
Ormai è chiarissimo a tutti i Veronesi che l’intento dei soci pubblici è quello di consegnare, con questo aumento di capitale (che può essere sottoscritto solamente dalla SAVE), la Catullo S.p.A. alla SAVE di Venezia. Poco importa che i soci pubblici, oltre a non avere i fondi necessari, non possano partecipare in virtù della legge Madia, che li obbliga alle dismissioni di partecipazioni come quella della Catullo. Così facendo i soci pubblici diluiranno le proprie partecipazioni in favore della SAVE con un evidente danno erariale.
Evviva!
Risultato finalmente raggiunto e tutti giù per (a) terra…
Assistere, nonostante i pareri di ANAC, Antitrust e Corte di Conti che chiaramente indicano che l’operazione d’ingresso di SAVE nella Catullo S.p.A. fosse illecita e non si poteva fare, e vedere i soci pubblici (con la complicità della SAVE) andare avanti nel progetto in ogni caso, come se nulla fosse, fa un certo effetto oltre che scatenare rabbia ed impotenza.
La Procura, che nonostante abbia ricevuto i fascicoli dall’ANAC ed anche dalla Corte dei Corti sulle false dichiarazioni dell’ex Sindaco di Villafranca, non ha ancora preso posizione in questa storia, lasciando che una situazione di illegalità continui.
Quello che più sta irritando i Veronesi ed un po’ tutti gli abitanti del bacino del Garda è l’indifferenza delle istituzioni (Procura, Comune, Provincia e Ministero), e l’imbarazzo di vedere perpetrare un danno per il mancato sviluppo del sistema aeroportuale del Garda, che peserà in modo determinante sullo sviluppo e la crescita del territorio stesso nel medio/lungo periodo.
Nerone bruciò Roma per darle un nuovo inizio, e ci chiediamo se non sia una soluzione anche per Verona.
La città naviga nel vuoto, senza “leadership” e priva di idee degne di considerazioni (se non il nuovo Stadio). Ci sono solo notizie che danno il senso della precarietà, mai delle soluzioni o proposte che possano dare peso e senso ad una città come Verona.
Il Sindaco parla della casa di Giulietta e dello Stadio nuovo come di traguardi importanti, ma il nostro Sindaco si è mai chiesto se qualcuno a Verona freghi qualcosa di queste proposte?
A Roma dicono che “il peggio non è mai morto”, e a Verona lo stiamo sicuramente vivendo adesso. È arrivato il momento per Verona ed i Veronesi di reagire e non subire più. Non è possibile che la gestione dell’Arena di Verona finisca così, affidamici a degli esperti del settore per il rilancio del teatro all’aperto più grande e più bello del mondo, è unico! Basta con le nomine clientelari.
Lo stesso vale per l’aeroporto, non possiamo vederlo ridotto così, e destinato a diventare un Aeroclub, e non fare nulla sapendo che l’impatto economico occupazionale sarà devastante per il territorio nel prossimo medio termine.
Si svegli la politica, non è possibile lasciare questo fardello solo ai Cinquestelle, o a qualche singolo interprete, che benissimo han fatto finora.
Dove sono i grandi partiti, hanno capito che la città sta affondando?
Già se partissimo con il salvataggio di questi due capisaldi, che rivestono un importanza strategica non solo per la città, ma per tutto il territorio, sarebbe un segnale molto importante, sicuramente quel cambio di marcia che tutti si attendevano con l’insediamento della nuova giunta.
Che disperazione!
Situazione molto triste che denota come non interessi a nessuno quello che succede in città. Certo che se sistemano Fondazione Arena e Catullo, Sboarina lo portano in trionfo, ma non ha assolutamente la stoffa e mi pare che abbia fatto altre scelte …
Io sono convinto che la Businarolo porta a casa il risultato. È brava, lavora in silenzio e si muove bene. Quello che imbarazza è che a Verona i partiti tradizionali sono spariti, PD, Lega e FI. Non sanno che pesce prendere …
Alvise