Patrimonio netto in crescita, margine di tesoreria stabile e nessun debito.
Questa, in estrema sintesi, la diagnosi dello stato di salute di AMT: a dirlo non sono le supposizioni.
I NUMERI.
Se i ricavi delle vendite e delle prestazioni pre pandemia (2019) si attestavano a 11.521.473 euro, nel 2020, si sono dimezzati: 5.571.226.
A pesare di più l’assenza di turismo sul terminal bus turistico della città (parcheggio Centro): da 579.724 euro guadagnati nel 2019 a 37.947 nel 2020, con una differenza di – 541.777. Di conseguenza, incide anche il mancato ricavo dei Ticket bus: da 2.007.326 euro di fatturato nel 2019 a 128.391 nel 2020, con una differenza di – 1.878.935.
Gran parte della riduzione del fatturato è dovuta, tra le altre, alla scelta dell’Amministrazione Comunale, proprietaria di AMT, di concedere per ampi periodi la gratuità integrale della sosta su strada e nei parcheggi (– 2.308.722 le perdite dei ricavi sulla sosta e -2.139.473 le perdite dei ricavi della sosta su stallo).
Non è infine stato distribuito dividendo da ATV nonostante l’utile di esercizio.
Nonostante questo scenario, il margine di tesoreria attuale è stabile: 1.562.179 euro (nel 2019, 1.652.720). Il peso delle passività consolidate è al 5%, addirittura diminuito di un punto dall’anno prima, quando era al 6%.
Alla luce dei fatti, AMT non ha debiti.
POLITICA.
Nonostante le vicende pandemiche abbiano impattato sui ricavi del 2020 con una riduzione del 50% del fatturato, AMT ha contrastato al meglio gli effetti economici negativi attraverso una strategia integrata di riduzione dei costi non strategici e di riduzione del costo del lavoro con l’utilizzo del FIS. È stato inoltre introdotto lo smart working e il sistema di controllo di gestione. Tutto questo ha fatto sì che il patrimonio netto dell’azienda sia non solo stabile, ma in crescita: 24.785.341 euro, cresciuto rispetto a quello del 2019, di 24.317.747 euro.
Inoltre, AMT ha ottenuto il Rating di Legalità da AGCOM e ANAC l’ha scelta come esempio virtuoso nel mese dell’RPCT (whistleblowing).
IL FUTURO.
È in approvazione da parte dell’assemblea straordinaria, il primo piano industriale triennale di AMT che vede importanti novità: un maggiore utilizzo delle tecnologie elettroniche di pagamento, il controllo della sosta e dei parcheggi di tipo remote end, l’accertamento della sosta su strada con occhio elettronico, l’attivazione di una Academy per la formazione di figure professionali (mobility manager), la promozione della settimana europea della mobilità sostenibile e l’educazione alla mobilità. Ed è solo l’inizio.
AMT aderisce agli obiettivi di AGENDA 2030. Sono tanti i progetti in cantiere che rientrano tra i goals, tra cui educazione all’innovazione, welfare aziendale interno basato su obiettivi raggiungibili e misurabili, contrattualizzazione dello smart working, adeguamento parametrale uomo-donna, politiche di conciliazione vita-lavoro, acquistare energia da nuove fonti rinnovabili, nuova sede AMT con asilo nido interno insieme ad altre partecipate e, naturalmente, la realizzazione della filovia.
FILOVIA.
AMT e ATI stanno proseguendo in base all’accordo di transazione sottoscritto in gennaio che, oltre al termine delle lavorazioni stradali avvenuto nel maggio scorso, prevede la variante dell’opera con la valutazione di modifiche alla tecnologia di trazione. Pertanto, cosa mai fatta in precedenza, è stata predisposta da AMT un’analisi comparativa economica-prestazionale che è stata trasmessa all’ATI:
“È evidente – si legge nella perizia – che il raggiungimento dei richiesti parametri di efficienza tecnologica ed efficacia funzionale porti unicamente a proseguire con la scelta della bifilare“. Il progetto di Variante in fase di studio prevede la riduzione della linea di trazione elettrificata per un totale di oltre 6 km, modifiche al percorso per via Pisano/Spolverini, via San Paolo ed Ex Manifattura Tabacchi; l’elettrificazione del Deposito con l’installazione di pannelli fotovoltaici, l’adeguamento delle pensiline (tutte in grado di accogliere i 24 metri in caso di modifica in senso favorevole del codice della strada) e migliorie tecnico-economiche finalizzate al contenimento energetico.
È in fase di valutazione anche l’adozione di mezzi lunghi 18,74 metri al posto degli attuali 17,92.
“AMT non è sull’orlo del baratro: come abbiamo dimostrato alla presentazione di bilancio AMT è un’azienda sana, ha un patrimonio netto molto importante che supera i 24 milioni, non abbiamo debiti e siamo molto solidi – dichiara Alessandro Rupiani, presidente AMT -. Sul fronte del progetto Filovia le modifiche tecniche in fase di valutazione consistono nella riduzione di fili lungo il tragitto e altre migliorie come l’elettrificazione del deposito, con pannelli fotovoltaici. Ma resta una Filovia, quindi un mezzo a guida vincolata che in centro non avrà fili appesi. A breve il progetto di Variante sarà sottoscritto da AMT e ATI e quindi presentato al Ministero delle Infrastrutture per l’adozione. I lavori quindi riprenderanno nei prossimi mesi e comunque entro il 2021“.