La 58ª edizione di Marmomac chiude oggi nel segno dell’internazionalità. In quattro giornate sono arrivati a Veronafiere oltre 50mila operatori, di cui il 66% esteri, accreditati da 140 Paesi. Nel corso della manifestazione hanno incontrato 1.485 aziende da 55 nazioni, distribuite su una superficie di 74mila metri quadrati, per un totale di 12 padiglioni e 4 aree esterne occupate.
I numeri restituiscono l’istantanea di un salone che conferma il proprio ruolo guida per l’intera community mondiale della pietra naturale, rappresentata in ogni ambito della filiera, dalle pietre grezze, alle tecnologie di lavorazione, fino alle applicazioni sperimentali nel campo dell’architettura e del design.
«Questa 58^ edizione – commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere – attesta il ruolo leader di Marmomac quale modello di internazionalità e innovazione, come ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso, alla cerimonia di apertura. Un successo frutto di una forte collaborazione con Confindustria Marmomacchine, Agenzia ICE, i ministeri di Maeci e Mimit, le associazioni di categoria e le istituzioni del territorio».
La rassegna, a livello di presenze di operatori esteri, ha costituito una cartina di tornasole dell’andamento dei principali mercati di destinazione della produzione tecno-lapidea Made in Italy.
«Marmomac è il riferimento assoluto per l’intera industria mondiale della pietra naturale – spiega l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese – e come tale riflette anche i cambiamenti economici e le tensioni geopolitiche. La conferma arriva dalla composizione della top 5 dei buyer esteri: in ordine, Germania, Spagna, USA, Francia e India. Rispetto al 2023, abbiamo riscontrato una contrazione da Germania e Francia, un consolidamento per Spagna e Stati Uniti e un incremento del 10% dall’India. Da segnalare, poi, l’exploit del Regno Unito, a doppia cifra con +20 per cento».
Un’internazionalità del format rafforzata in particolare da due iniziative presentate nel corso della manifestazione.
“A Marmomac abbiamo firmato il rinnovo fino al 2029 dell’accordo quadro tra Veronafiere e Confindustria Marmomacchine per la promozione congiunta all’estero del sistema-marmo Made in Italy – dichiara Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere –. A questo si aggiunge il lancio di Marmomac Brazil, nuova piattaforma fieristica che debutterà a San Paolo nel 2025 per consolidare il nostro posizionamento nel continente americano. Due azioni che si inseriscono in una visione di lungo termine per incrementare la presenza delle imprese italiane ed estere nei mercati strategici».
Oltre alla centralità per il business, Marmomac anche quest’anno ha rappresentato un importante momento di confronto e formazione sulla cultura e sui nuovi linguaggi legati al materiale litico, attraverso le mostre e gli oltre 40 convegni e workshop del The Plus Theatre e di A matter of stone, per finire con i corsi per architetti della Marmomac Academy.
L’edizione di Marmomac 2024, inoltre, ha visto una valorizzazione dell’imprenditoria femminile nel settore lapideo grazie al premio dell’Associazione Nazionale Le Donne del Marmo e al riconoscimento dei I Mastri della pietra, conferito per la prima volta a quattro donne.
La prossima edizione di Marmomac è in programma dal 23 al 26 settembre 2025.