Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) nella camera di consiglio del giorno 3 dicembre 2020 ha accolto le istanze di sospensioni cautelari presentate dagli antennisti che congelano pertanto fino al 27 maggio, data dell’udienza di merito, le sentenze del TAR Veneto degli antennisti che hanno abusivamente installato antenne e ripetitori sulla II Torricella Massimiliana e nell’area adiacente.
Riassunto. I giudici del Consiglio di Stato nella camera del 9 novembre hanno emesso decreti di accoglimento delle domande di tutela cautelare monocratica, fissando per la discussione, la camera di consiglio del 3 dicembre 2020. In tale data, e solo in tale data, il Consiglio di Stato si pronuncerà circa la conferma o meno della sospensiva cautelare. E’ stata invece respinta la domanda di abbreviazione dei termini (qui mio articolo).
Ed arriviamo ad oggi. Il Consiglio di Stato ha depositato ieri, 14 dicembre, le Ordinanze che accolgono gli appelli presentati, contro l’Agenzia del Demanio, Direzione regionale del Veneto e il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e nei confronti del Comune di Verona, dai ricorrenti: Radio Gambellara S.r.l., P-Sphera S.r.l., P-Sphera S.r.l., in qualità di incorporante la società E-Sphera S.r.l., O-Sphera S.r.l., Elemedia S.p.a., Associazione per L’Annuncio Cristiano della Pace, Trasminet S.a.s., Rtl 102.500 Hit Radio S.r.l., Radio Zeta S.r.l., Associazione culturale Radiofonica culturale, per le riforme delle sentenze del Tribunale amministrativo regionale per il Veneto. Per l’effetto è stata, temporaneamente, sospesa l’efficacia delle sentenze oggetto di gravame nonché dei provvedimenti di rimessione in pristino impugnato in primo grado.
I Consiglieri togati dopo aver visto i ricorsi presentati dagli appellanti, nonché gli atti di costituzione in giudizio dell’Agenzia del demanio, direzione regionale del Veneto, del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo del Comune di Verona e del Comitato contro le Antenne sulle Torricelle e le domande di sospensione dell’efficacia della sentenze del Tribunale amministrativo regionale di reiezione dei ricorsi di primo grado, hanno rilevato che, allo stato degli atti ed all’esito di un esame preliminare della documentazione prodotta in entrambi i gradi di giudizio, «può apprezzarsi la presenza di un significativo periculum in mora che rende necessario mantenere la res adhuc integra fino all’esito, nel merito, del giudizio di appello, tenuto conto della necessità di sviluppare specifici approfondimenti non realizzabili nella fase cautelare, stante la complessità della vicenda sottoposta all’esame di questo giudice d’appello e prevedendo nel contempo la fissazione della data dell’udienza di merito in epoca più prossima possibile, tenuto conto dell’affollamento dei ruoli della Sezione, al fine di non svilire le legittime aspettative di tutte le parti controvertenti».
Per quanto sopra il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) accoglie gli appelli presentati dai ricorrenti di cui sopra e, per l’effetto, sospende l’efficacia delle sentenze oggetto di gravame nonché dei provvedimenti di rimessione in pristino impugnati in primo grado. Fissata l’udienza di merito per la data del 27 maggio 2021.
Agli antennisti abusivi rimangono ancora cinque mesi a disposizione, dopo aver sfruttato tutte le dilazioni di tempo previste dalla legge. Ora però non c’è più niente a cui appellarsi, forse è per questo che gli antennisti hanno sommerso l’ufficio Suap del Comune di Verona di domande autorizzatorie volte all’installazione di nuovi ripetitori sul traliccio presente tra la I Torricella Massimiliana e il ristorante “Piper”, traliccio di proprietà della Società E.I. Towers in via Torricelle n. 7/a.
Relativamente al traliccio in questione (“Piper”) a seguito di segnalazione presentata dal Comitato contro le Antenne sulle Torricelle il Comune di Verona ha fornito una ricostruzione storica del manufatto spiegando che l’antenna è stata oggetto di domanda di sanatoria (condono edilizio) rilasciata in data 25.10.1996. Successivamente con Denuncia di Inizio Attività presentata e autorizzazione paesaggistico-ambientale rilasciata in data 18.06.2014, è stato sostituito il palo porta antenne per i nuovi servizi in digitale.
A seguito di controlli eseguiti dall’Ufficio SUAP del Comune di Verona in data 11.06.2015, è stata riscontrata la realizzazione del traliccio in difformità dai sopra individuati titoli abilitativi, in particolare si rilevava la presenza di tre piattaforme in ferro poste lungo il palo non rappresentate nelle tavole grafiche e posizionamento difforme di alcune parabole. Per dette difformità è stato avviato il procedimento sanzionatorio in materia edilizia e paesaggistico-ambientale a cui la ditta ha presentato tutte le istanze possibile per sanarle. Pertanto il traliccio difforme e diventato conforme in sanatoria. Niente di illegale, se non l’etica di una legge che irride agli onesti. Una delle tante.
Ma cosa sta facendo, o ha fatto ad oggi il Comune di Verona, lo ha chiesto il Consigliere Comunale Michele Bertucco che ha presentato il 18 novembre 2020 una domanda di attualità dal titolo: “Niente sfratto per le antenne sulle Torricelle – Il Comune cosa sta facendo?”.
I Dirigenti dei settori Attività Edilizia SUAP – SUEP e Ambiente in una nota congiunta del 25 novembre così rispondono alla domanda.
«Il Comune intende salvaguardare l’integrità della Seconda Torricella Massimiliana e ha sinora sempre collaborato fattivamente con l’Agenzia del Demanio nella procedura di rilascio coattivo del compendio demaniale, con obblighi di ripristino, disposto con ordinanza prot. n. 2018/3899 ai sensi dell’art. 823 c.c.. In tale ottica, il Comune ha messo a disposizione del Demanio personale tecnico dell’ufficio Controllo Edilizio, che ha prestato la sua collaborazione nel sopralluogo del 05.09.2018, accordando successivamente la propria disponibilità a presenziare anche a quello finalizzato ad accertare l’avvenuto rilascio e liberazione del sito (con la rimozione delle installazioni e rimessa in pristino dell’immobile mediante demolizione/asportazione delle opere ivi insistenti) fissato per il giorno 19.11.2020, poi sospeso dal Demanio con nota del 12.11.2020, in attesa della decisioni cautelari del Consiglio di Stato sui ricorsi in appello proposti dalle emittenti per la riforma delle sentenze del T.A.R. per il Veneto.
Si rappresenta, inoltre, che con provvedimento del 18.12.2019 è stata negata l’istanza, del 05.02.2019, presentata da Radio Pace A.C.P., E-Sphera s.r.l., O- Sphera s.r.l., P-Sphera s.r.l., Radio Gambellara S.r.l., Radionumber1 – Radio Lagouno s.r.l., Trasminet s.a.s., Radio Freccia – A.C.R.C., RTL 102.5 e Radio Zeta s.r.l. per la sanatoria di una torre/traliccio per comunicazioni elettroniche ed il progetto per l’inserimento di nuove parabole sulla torre/traliccio sita nell’area di pertinenza della II Torricella Massimiliana. A tale data erano pienamente efficaci le ordinanze di demolizione e rimessa in pristino emanate dall’Agenzia del Demanio in data 15-18 marzo 2018 e pertanto il diniego espresso dalla Direzione Attività Edilizia SUAP-SUEP è
perfettamente in linea con le procedure avviate dal Demanio medesimo per liberare la Torricella e ripristinare il sito, procedura attualmente sospesa dal Consiglio di Stato.
Per quanto attiene la tutela dell’area della II Torricella Massimiliana, oltre al diniego di cui sopra, nel recente passato il Comune di Verona ha espresso parere negativo (verbale conferenza istruttoria 18.06.2018) in sede di conferenza di servizi decisoria indetta dall’Agenzia del Demanio, a seguito della cui decisione negativa in data 25.06.2018 sono state avviate le procedure di demolizione e ripristino.
Per quanto riguarda, più in generale, l’area delle Torricelle ed i manufatti storici esistenti, si precisa che operano più vincoli imposti da leggi statali, ai sensi della Parte II – Beni Culturali e della Parte III – Beni Paesaggistici del D. Lgs. n. 42/2004, nonché dagli strumenti urbanistici comunali (crinali e contesti figurativi). Pertanto, qualsiasi istanza viene valutata con riferimento a tale quadro normativo. Si evidenzia che la Direzione Attività Edilizia SUAP-SUEP ha negato anche lo spostamento dei ripetitori dalla II Torricella Massimiliana ad altro impianto ospitante, ubicato in prossimità del locale “PIPER”, in ambito collinare tutelato ove sono vietati ampliamenti delle strutture esistenti e dove deve essere evitata la collocazione di nuovi elementi detrattori al fine di non compromettere ulteriormente la percezione dei fondali naturali e già antropizzati, rigettando l’istanza n. 06.03/001741/2020 presentata per la sopraelevazione del palo porta antenne per posa di nuovi impianti per trasmissione in digitale terrestre.
Il riepilogo sopra illustrato di quanto sino ad oggi compiuto e dei provvedimenti assunti da parte della Direzione Attività Edilizia SUAP-SUEP dà evidenza di una complessiva attività amministrativa coerente, finalizzata alla tutela dei valori che caratterizzano i beni e le aree interessati, attività che – allo stato – risulta sospesa non per volontà del Comune ma per sopravvenuti pronunciamenti del Giudice.
Per quanto attiene gli aspetti prettamente ambientali e i contenuti dello studio del prof. Lo Cigno, come già comunicato alla Segreteria di Consiglio dalla Direzione Ambiente con nota del 12/11/2020, la stessa non risulta pervenuta presso la Direzione e non risulterebbe essere stata formalmente consegnata al Comune di Verona ma, da informazioni assunte dall’Avvocatura Civica, sarebbe stata allegata dai ricorrenti nei ricorsi in appello proposti dalle emittenti avanti il Consiglio di Stato per la riforma delle sentenze del T.A.R. per il Veneto.».
Dicono che la misura dell’intelligenza risieda nella capacità di cambiare. Antennisti, siate finalmente simbolo del cambiamento, fatelo come esempio riparatore nei confronti dei tanti giovani che non credono più ai cambiamenti. Anche per colpa di situazioni come questa.
Alberto Speciale