“[…] per chiarire un nostro coinvolgimento in occasione di elezioni politiche o amministrative, soprattutto in considerazione delle ricadute dei nostri interventi sui fedeli. Come scriverò su Verona Fedele, compito degli ordinati non è mai quello di schierarsi per un partito o per una persona, ma quello di segnalare eventuali presenze o carenze di valori civili con radice cristiana. Concretamente, nelle varie tornate elettorali, di qualsiasi genere, è nostro dovere far coscienza a noi stessi e ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta di Dio e non alterata dall’ideologia del gender; al tema dell’aborto e dell’eutanasia; alla disoccupazione, alle povertà, alle disabilità, all’accoglienza dello straniero; ai giovani; alla scuola cattolica, a cominciare dalle materne“.
Velata ma precisa (chi ha orecchi per intendere…) la direzione indicata da Mons. Giuseppe Zenti, già vescovo di Verona, relativa ai prossimi e ultimi 7 giorni di campagna elettorale pre-ballottaggio tra Federico Sboarina e Damiano Tommasi.
In una lettera arrivata in redazione, Zenti precisa ulteriormente:
“Queste sono frontiere prioritarie che fanno da filtro per la coscienza nei confronti della scelta politica o amministrativa“.
Contestualmente ad altri temi d’attualità e di saluti ai propri fedeli, la lettera integrale la potete visualizzare qui di seguito.