I 300 giorni della “Rivoluzione della Luce”; Verona cambia tutto, rispettando l’ambiente

 
 

Tutti i 38 mila punti luce presenti sul territorio comunale saranno sostituiti al più presto con lampade a led (ora solo il 5,6 per cento), graduate in modo differente a seconda delle zone, più calde in centro storico e più diffuse nei quartieri, per una maggiore visibilità anche delle strade.

Nuovo look illuminotecnico anche per i principali monumenti cittadini, a cominciare dall’Arena e dalle quattro principali Porte cittadine (Porta Nuova, Porta Palio, Porta San Zeno e Porta Vescovo) su cui saranno sperimentate luci innovative e dinamiche, tutte rigorosamente a risparmio energetico.
Primo fra i grandi interventi, fra qualche mese, il rifacimento completo di Corso Porta Nuova, che sarà oggetto di un restyiling complessivo. Oltre alla sostituzione delle lampade esistenti, infatti, è prevista l’installazione di nuovi pali di illuminazione su entrambi i lati, con doppia fonte luminosa, una a 9 metri di altezza per fare luce sulla strada ed una a 5 metri rivolta al marciapiede. Un progetto ad hoc, studiato in modo da preservare gli alberi esistenti, ma soprattutto per dare una risposta alle segnalazioni dei cittadini, che lamentavano scarsa illuminazione su uno dei viali più frequentati anche dai visitatori.
Questo, in sintesi, quanto previsto dal project financing di Agsm Lighting, che si è aggiudicata la gara europea per la concessione del servizio di gestione e manutenzione della rete ed impianti della pubblica illuminazione del Comune di Verona. Un project della durata di 18 anni, partito ieri, il 1° aprile, per un investimento di oltre 10 milioni di euro. La società concessionaria dovrà provvedere alla gestione e manutenzione ordinaria della rete, alla fornitura dell’energia elettrica e alla realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico degli impianti esistenti e la realizzazione di alcuni specifici interventi.
Tempo 300 giorni e la luce in città sarà completamente diversa. I cantieri partiranno in estate, con 15 postazioni in diverse zone della città, da sud a nord, da ovest fino ad est, centro compreso, per omogeneizzare l’intervento e renderlo da subito efficace, anche in termini di risparmio energetico.
Le nuove lampade a led otterranno infatti un risparmio del 50 per cento sull’energia elettrica, per quasi 7 mila tonnellate di CO2 non immessa nell’atmosfera, con importanti ricadute sull’ambiente e sulla qualità dell’aria.
Parlano di svolta epocale gli amministratori pubblici che oggi hanno presentato il project. In municipio erano presenti il vicesindaco Luca Zanotto, l’assessore alla Programmazione approvvigionamenti Edi Maria Neri, il presidente di Agsm Lighting Filippo Rigo con il vicepresidente Martina Rigo.
Una vera e propria rivoluzione dell’illuminazione pubblica – ha detto Zanotto – che doterà la nostra città di un impianto all’avanguardia, innovativo dal punto di vista tecnologico, con un’attenzione particolare al patrimonio paesaggistico e all’aspetto ambientale. Un progetto unico perché interessa tutto il territorio, nessuna zona resterà infatti esclusa dagli interventi, che non solo renderanno la città più bella ma soprattutto più sicura. Uno degli obiettivi del nuovo piano di illuminazione, infatti, è proprio quello di migliorare la visibilità di alcune zone del territorio, per aumentarne la percezione di sicurezza da parte dei cittadini”.
L’illuminazione pubblica è importante per rendere la città più viva e sicura, oltre che fungere da elemento che ne valorizza l’immagine e la bellezza. L’attenzione su questo tema è stata massima fin dall’inizio, cercando di dare risposta a tutte le richieste dei cittadini che chiedevano maggiore illuminazione in determinati quartieri. In un anno e mezzo sono stati realizzati ben 59 interventi su tutto il territorio, per 275 nuovi punti luce installati. Con l’affidamento del project sarà ora Agsm lighting ad occuparsi della fornitura di energia, cosi come della manutenzione ordinaria e dell’estensione dell’illuminazione pubblica”.
Inizia davvero una grande avventura, che a Verona non ha precedenti, visto che l’ultima rivoluzione tecnologica risale al 1983 e ha riguardato la sostituzione di 25 mila lampade – ha detto il presidente Rigo -. I numeri di oggi sono ben diversi, così come sono cambiate le tecnologie ma anche le esigenze dei cittadini. Un piano ambizioso, ideato e sviluppato in–house dai tecnici di Agsm, per un progetto che unisce alla tecnologia anche una forte attenzione all’immagine, alla valorizzazione di Verona come città d’arte attraverso l’uso calibrato e mirato del ‘calore’ della luce diffusa. Corso Porta Nuova è una sfida nella sfida – conclude Rigo – ma contiamo di risolvere una volta per tutte il problema della scarsa luce sulla via, tanto che abbiamo studiato un progetto specifico che riguarda sia la strada che i marciapiedi”.
Attraverso la Smart App di Agsm sarà possibile monitorare la presenza dei cantieri, il cui avanzamento sarà oggetto di costanti aggiornamenti da parte dell’azienda.
 
 

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