I 1000 effetti del Milleproroghe sul monopattino scaligero. Ecco quali:

 
 

14 anni per poterlo utilizzare e fino ai 18 sarà necessario indossare il casco.

La circolazione in monopattino sarà inoltre possibile solo sulle strade urbane con limite di velocità a 50 km orari e sarà obbligatorio l’uso del giubbotto o delle bretelle retro-riflettenti dopo il tramonto.

Sono queste le principali novità introdotte dall’emendamento al Milleproroghe, approvato oggi alla Camera dei Deputati, che di fatto modifica quanto stabilito dal Governo il 1° gennaio 2020 sui monopattini. Il documento, che passa ora all’esame del Senato, apporta cambiamenti sostanziali anche per quanto riguarda i Comuni.
L’emendamento recepisce di fatto i contenuti del decalogo che il Comune aveva concordato con i noleggiatori per garantire sicurezza.

Da marzo il servizio di noleggio, anche in modalità free-floating (a parcheggio libero) dovrà essere attivato con apposita delibera di Giunta. Nel documento andrà indicato il numero delle licenze attivabili, il numero massimo di dispositivi in circolazione, l’obbligo di copertura assicurativa per l’espletamento del servizio, le modalità consentite per la sosta e le eventuali limitazioni alla circolazione in determinate aree della città.

Un cambio di direzione che a inizio anno avevo auspicato – sottolinea l’assessore alla Viabilità e traffico Luca Zanotto. – L’esperienza di Verona ha dimostrato che servono regole per l’uso dei monopattini, con l’inserimento di vincoli importanti per accrescere la sicurezza di questo veicolo.
Primo fra tutti la possibilità di circolazione nelle sole strade urbane con limite di velocità a 50 km orari. Un dietrofront del Governo rispetto alle precedenti indicazioni.

È la scelta migliore – prosegue Zanotto – perché consente di muoversi in tutta la città escludendo i tratti stradali extra urbani, pericolosi ed inadeguati per questo mezzo. Faremo la delibera di Giunta, studiando l’eventualità di apporre degli oneri a carico delle ditte. Un piccolo contributo in favore della città, che ci consentirà di acquisire nuove risorse da investire nelle infrastrutture. Sono state recepite le disposizioni introdotte dal nostro regolamento comunale, che è stato capofila nel normare l’utilizzo corretto di questi dispositivi, tanto che altre città ci avevano preso d’esempio – conclude con soddisfazione il vice sindaco di Verona”.

 
 

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