“Happy Mary”: Laura Magni in scena alla Fucina Machiavelli (e non solo)

 
 

Sono nata lungo l’Adige, cresciuta in provincia di Verona e andata a scuola dalle suore. E forse per questo ho iniziato a fare teatro comico“: così si racconta Laura Magni, attrice veronese nota al grande pubblico per le sue partecipazioni a Colorado e Zelig e protagonista di “Happy Mary“, spettacolo – mercoledì 6 marzo, ore 21, Fucina culturale Machiavelli – sulla tragicomica vicenda di un’attrice che durante le vacanze di Pasqua torna al suo paese e si trova, suo malgrado, ad interpretare il ruolo della Madonna nella processione pasquale; inizia così un percorso personale che la porterà a confrontarsi con la narrazione che è stata fatta nei secoli, quella di Mater dolorosa, e con l’urgenza di essere lei in prima persona a raccontare un’altra versione di Maria, in un crescendo a tratti esilarante, ma anche profondo e commovente. Una riflessione sulle grandi narrazioni delle icone femminili della nostra cultura e, al tempo stesso, un invito a gioire della felicità terrena.

E’ Woman Triathlon Italia a proporre la serata in occasione di “Ottomarzo. Femminile Plurale”, insieme di iniziative legate alla festa della donna. L’ingresso è ad offerta libera, devoluta a favore dell’associazione Protezione della Giovane di Verona che, da oltre trent’anni, garantisce una pronta accoglienza alle donne che vivono un disagio abitativo.

“Non posso”, “non ho tempo”, “devo badare alla famiglia”: spesso sono queste le risposte delle donne quando viene proposto loro di cominciare un’attività sportiva, conseguenza del mettere in secondo piano i propri interessi rispetto a lavoro e casa.
Dalla nostra esperienza di team tutto al femminile – dice Antonella Salemi, presidente di Woman Triathlon Italia – possiamo dire che praticare sport, e in particolar modo il triathlon, è per molte donne un sogno lontano. La nostra squadra, che organizza da tempo serate su tematiche che riguardano il mondo femminile, è inserita nel palinsesto delle attività delle Pari Opportunità del Comune di Verona“. Antonella cita con giusto orgoglio la bella cifra di 73 iscritte sul territorio nazionale e sottolinea come “la squadra si è evoluta, in breve tempo, fino ad assumere le dimensioni di un progetto che, nel segno dello sport, affronta e approfondisce contenuti legati al mondo femminile, e, più ampiamente, sociale“.

Dunque, Happy Mary, Happy Woman! Si replica a Bovolone il 9 marzo alle 20.30 nell’auditorium Biblioteca civica (ingresso gratuito).

Nei miei racconti – spiega Laurariporto ciò che vedo nella vita di tutti i giorni, attraverso lo sguardo dei miei personaggi: una, nessuna e cento donne; amo giocare con il mio alter ego principale, il sindaco Norma Passarin, un’emblematica donna veneta, amante della provincia, fintamente perbenista e molto poco politically correct“.

E se nei personaggi prendono vita le maschere che l’attrice alterna sul volto, i monologhi giocano a sovvertire gli stereotipi sul mondo femminile così come è stato tramandato: “Ci è stata data una missione quando siamo nate brave ragazze. Facciamola fallire!“.

 

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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