La Guardia di Finanza di Crotone, nell’ambito dell'”Operazione Ciclope” ha arrestato 17 persone tra Crotone e Verona. ha effettuato un sequestro preventivo per un valore di 12 milioni di euro, sono 118 i mezzi posti sotto sequestro e 3 le società sottoposte ad amministrazione giudiziaria.
Questi, in sintesi, i numeri della maxi operazione che all’alba di ieri ha visto impegnati gli agenti del nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Crotone unitamente alla Compagnia di Soave (VR) nei comuni di Cutro, Isola Capo Rizzuto, Crotone, Rocca di Neto, Belfiore e Cologna Veneta.
La richiesta Procura della Repubblica di Crotone è stata accolta in toto dal GIP per cui sono state emesse 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere mentre per altre 12 persone sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Smantellata un’associazione che operava nel settore delle frodi fiscali e del riciclaggio del profitto del reato; quantificata in 5.599.591,48 euro la somma sottratta al Fisco fra IRES, IVA ed IRAP.
L’Associazione a delinquere, secondo le indagini, sembrerebbe fosse stata costituita, promossa e organizzata da Aversa De Fazio Antonio di anni 56 di Melissa (KR), un imprenditore da tempo trasferitosi a Belfiore (VR). Sembrerebbe far parte della stessa organizzazione anche Minervino Alfredo, 56 anni. Sono stati arrestati e portati in carcere anche Tucci Raffaele classe ’77, Arena Rocco classe ’71 e Migale Vincenzo classe ’77.
Agli arresti domiciliari sono finiti invece Arena Domenico classe ’69, Menzà Ferdinando classe ’58, Muto Caterisano Franco classe ’78, Macrì Pasquale classe ’70, Maggiore Francesco classe ’69 perché sembrerebbero associati.
Uguale sorte è toccata a Della Rovere Giovanni classe ’54 al quale, in concorso con Renato Domenico classe ’53 verrebbe contestato il reato di corruzione.
Martino Giuseppe classe ’78, Pizzimenti Giovanni classe ’88, Pizzimenti Giuseppe classe ’78, Nicastro Salvatore classe ’71, sono stati arrestati per emissioni di F.O.I da parte delle ditte/società sembra riconducibili sempre ad essi.
Le indagini sono partite nel marzo 2015 con le analisi di alcune segnalazioni inviate alla Guardia di Finanza di Crotone dai colleghi scaligeri. Grazie ad alcune intercettazioni telefoniche si scopriva l’esistenza di una ben radicata associazione a delinquere.
Si acquisivano elementi probatori inconfutabili circa la violazione della normativa sui sub appalti e sulla corruzione di due funzionari pubblici del Comune di Cutro.
L’attività sinergica delle due compagnie della Guardia di Finanza sembra aver portato ad individuare tutti i singoli ruoli dei sodali. da sottolineare la collaborazione con il gruppo interforze della Prefettura di Verona che portava all’emissione di informazioni antimafia interdittive su alcuni soggetti/società.
Al termine dell’operazione sono stati sequestrati 114 fra camion, rimorchi e autoveicoli, 18 unità immobiliari, 33 fra conti correnti, conti deposito, polizze, conti gestione portafoglio, certificati di deposito, contri gestione risparmio, per un valore equivalente di circa 12 milioni di euro.