Primo maggio archiviato anche quest’anno, ma rimane aperta la questione dell’applicazione autentica di tale giornata: «Primo maggio, festa dei lavoratori. È straordinario che molti, a Verona, abbiano dato un segnale di solidarietà verso il Paese e l’economia, non chiudendo centri commerciali, aziende e negozi»: questo il pensiero di Filippo Grigolini, candidato sindaco di Verona per il Popolo della Famiglia.
«Se le domeniche e le altre feste religiose – ha continuato Grigolini – sono tutte all’insegna della saracinesca aperta, perché non fare altrettanto in occasione delle feste laiche? La verità è che si è quasi totalmente persa la dimensione personale e sacrale della vita, il tempo da dedicare al riposo, alla famiglia, ai rapporti sociali, nel nome di un profitto e di un consumismo che calpestano tutto. Il Popolo della Famiglia, per il primo maggio, ha voluto abbracciare idealmente tutti i cittadini veronesi, sia che lavorino, sia alla ricerca di un lavoro, ricordando che il lavoro è soprattutto umanità e dignità».
«Il programma del Pdf, infatti – ha concluso il candidato – intende riportare al centro del bene comune e della città, la famiglia e le sue priorità. I lavoratori sono anche padri, mogli, figli e come tali sono vitali per la società e vanno ascoltati dalla politica: attueremo la chiusura festiva degli esercizi commerciali che sono fuori dal centro storico, promuovendo iniziative concrete per l’armonizzazione famiglia/lavoro nelle imprese veronesi».