Grandioso e visionario, Fondazione Arena omaggia Bruckner a 200 anni dalla nascita

 
 

Fondazione Arena di Verona inaugura la Stagione Sinfonica 2024 del Teatro Filarmonico con un grande omaggio. Il primo concerto, che si terrà venerdì 2 e sabato 3 febbraio, sarà dedicato a Anton Bruckner, di cui si celebrano quest’anno i 200 anni dalla nascita. 

Oltre 140 le voci e gli strumenti in campo per l’esecuzione della Quarta Sinfonia “Romantica” e del colossale Te Deum, l’inno di lode per eccellenza che Bruckner scrisse quasi di getto nel 1881, completandolo tre anni dopo. Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona saranno accompagnati da un quartetto di grandi voci soliste, artisti di eccellenza nel repertorio operistico e non solo: il soprano Mariangela Sicilia, il mezzosoprano Anna Maria Chiuri, il tenore Galeano Salas e il basso Fabrizio Beggi. La bacchetta di questo incanto sonoro sarà affidata ad uno dei più grandi maestri di oggi, pronto a tornare a Verona dopo venticinque anni: Pinchas Steinberg.

 

Anton Bruckner (1824-1896) veniva da un’umile famiglia austriaca di provincia: talento precoce ma persona schiva, eccellente organista ma compositore autodidatta, dovette aspettare i quarant’anni per ottenere l’ambìto diploma e per dedicarsi a pieno regime alla creazione, insegnando Teoria al Conservatorio di Vienna ma rimanendo un outsider nell’agguerrito panorama musicale della Capitale, diviso in partiti pro- e contro Wagner e la sua idea di musica dell’avvenire. In questo clima scrisse e continuò a rielaborare, in incessante autocritica, undici sinfonie e molta musica sacra, imprinting originale dell’autore.

Sin dal loro apparire, le ampie architetture sonore di Bruckner sono state paragonate a quelle delle grandi cattedrali, costruite esplorando la varietà dei registri e l’estensione dell’organo, fra possenti e fragorosi accordi e temi misteriosi ed evocativi. Aggettivi che ben si addicono alla musica in programma per il primo concerto sinfonico 2024 al Teatro Filarmonico che si aprirà con il Te Deum, poco più di venti minuti di enorme impatto sonoro, quasi un unisono che apre e chiude un vortice vario e complesso, ricco di oasi liriche per solisti impegnati.

Oggi le più alte istituzioni concertistiche del mondo ricordano Bruckner, quando però la sua musica non era certo popolare, fu il suo allievo Gustav Mahler, alfiere tra i pochi e massimo direttore d’orchestra, a scrivere sulla propria copia del Te Deum “per voci angeliche, cercatori di Dio, cuori tormentati e anime purificate nel fuoco”. 

Dopo l’intervallo toccherà alla Quarta sinfoniala più celebre del repertorio bruckneriano, eseguita solo una volta dalla compagine areniana oltre vent’anni fa. Come da sua prassi, per sette volte l’autore la rimaneggiò, creando altrettante versioni: quella in programma nel fine settimana seguirà l’edizione ancora oggi più diffusa, più o meno come la approntò Bruckner per la prima esecuzione, con i primi tre movimenti del 1878 e l’ampio Finale riveduto nel 1880. Pur non seguendo un programma extra-musicale, per quest’opera Bruckner fece più volte riferimento a immagine concrete, che sono rintracciabili nei quattro movimenti della Sinfonia e che le valsero il nomignolo, presto accettato, di “Romantica”, in senso letterario e artistico. Sin dall’ipnotico richiamo del corno che apre la sinfonia su un misterioso tremolo degli archi, la magia è presto tracciata: “…una città medievale, cavalieri che escono dalla grande porta a cavallo, l’ombra della foresta che li attornia…”. Il secondo movimento, Andante, ha un tono composto e processionale, mentre gli echi della caccia sono espliciti nello Scherzo. Come da tradizione beethoveniana, le cellule tematiche della sinfonia tornano rielaborate nel complesso Finale, che riporta la luce solenne ed eroica del Mi bemolle maggiore. 

Il 1° concerto sinfonico, che vedrà esibirsi a pieno organico l’Orchestra della Fondazione Arena e il Coro preparato dal maestro RobertoGabbiani, debutterà venerdì 2 febbraio alle 20 e replicherà sabato 3 febbraio alle 17. La durata prevista è di 110 minuti circa compreso un intervallo. L’intera Stagione Artistica 2024 è in vendita con un ricco programma di opera, balletto, musica sinfonica e cameristica. È possibile abbonarsi abbonamenti o scegliere un carnet al link https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico.

 
 
Mauro Bonato
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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