Centinaia di sacchi, guanti, pinze, rastrelli per la pulizia ed il recupero di materiale e rifiuti illegalmente ed in maniera incivile abbandonati sulle sponde di un tratto del fiume Squaranto, in località Pigozzo.
E’ il materiale messo a disposizione da AMIA ai volontari del comitato Fossi Montorio, che nella giornata di sabato hanno provveduto per diverse ore a ripulire un’intera area della famosa e tanto cara ai veronesi strada Pissarotta, teatro di una vera e propria discarica abusiva che, da un lato andava a deturpare l’incontaminata e suggestiva zona verde collinare, dall’altra avrebbe potuto provocare potenziali danni alla sicurezza ambientale per la collettività.
Una ventina di volontari, coordinati da Claudio Ferrari presidente dell’associazione e da Maurizio Poerio, titolare del ristorante confinante, ubicato proprio nei pressi del sito incriminato, hanno infatti raccolto plastiche, lattine, cartacce, una trentina di pneumatici, una lavatrice, delle batterie d’auto, una televisione e persino alcuni pannelli di eternit.
Il presidente Bruno Tacchella si è recato in sopralluogo per visionare le attività di raccolta e pulizia dei rifiuti. Amia si occuperà inoltre della raccolta, del trasporto e dello smaltimento degli stessi. “Un’iniziativa lodevole da parte di semplici cittadini che hanno a cuore la salvaguardia ed il decoro della città, specialmente di quelle zone più isolate ed incontaminate e quindi maggiormente vulnerabili e più esposte a rischi di natura ambientale – ha commentato Tacchella – Un’iniziativa che abbiamo prontamente deciso di sostenere per restituire decoro e pulizia ad uno degli angoli più belli del nostro territorio. La zona dell’intervento non è di competenza di Amia, ringrazio quindi il comitato Fossi Montorio per aver preservato e ripulito quest’area da rifiuti potenzialmente molto nocivi per l’ecosistema e per la sicurezza idraulica e per gli argini del fiume Squaranto. Episodi come questi dimostrano come l’inciviltà e la poca responsabilità di alcuni cittadini sono purtroppo sempre più numerosi e frequenti in tutta la città di Verona”.