Grande successo per la Cenerentola di Rossini al Filarmonico

 
 

Cenerentola è una delle fiabe più amate e più conosciute nel mondo delle storie infantili, quelle che un tempo le nonne o le mamme raccontavano ai loro figli più piccoli.

Sarà per questo che l’opera “La Cenerentola”, musicata da Gioacchino Rossini, su libretto di Jacopo Ferretti, nel 1817, subito dopo il Barbiere di Siviglia del 1815, ha fatto accorrere al Teatro Filarmonico un gran numero di spettatori tra grandi e piccoli.

L’allestimento veniva dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con la regia di Manu Lalli, uno dei maggiori talenti del teatro musicale italiano. Fondatrice del Teatro “Venti Lucenti” di Firenze che realizza e presenta opere che hanno come protagonisti i piccoli studenti delle scuole elementari e medie.
Uno spettacolo che ha saputo coniugare la fantasia della fiaba – i costumi settecenteschi sono di Gianna Poli e le invenzioni scenografiche di Roberta Lazzari – con un approccio realistico e dissacrante a quello che può essere il mondo della realtà, fatto di meschina avidità e di insensibile crudeltà. Una fusione perfetta tra la musica di Puccini e la regia di Manu Lalli.
Una ragazza che sogna e si immerge nella lettura, non capita ed ostacolata dal mondo che la circonda, fino all’epilogo finale dove il suo matrimonio col Principe rappresenta la rivincita della bontà e della sensibilità verso l’ottusa meschinità del mondo reale che la circonda.
Musicalmente godibilissima, con l’orchestra della Fondazione Arena diretta da Francesco Lanzillotta e con il coro diretto da Roberto Gabbiani, ha visto come protagonista il mezzosoprano russo Maria Kataeva, dalla voce potente e squillante, e molto calata nel ruolo di Angelina , ovvero Cenerentola, affiancata dal tenore Pietro Adaini nel ruolo del Principe e da Alessandro Luongo, Carlo Lepore, Daniela Cappiello, Valeria Girardello, Matteo D’Apolito.
Lo spettacolo, che ha avuto quattro repliche, è stato ripetutamente ed entusiasticamente applaudito, si è avvalso anche della partecipazione di bravissimi mimi danzatori.
Una Cenerentola da ricordare.

Alessandro Bravi