Formazione gratuita sull’uso di internet per le aziende, tecnologia a portata di mano, fruibile da tutti e in qualunque luogo, importanza del digitale per la crescita e l’occupabilità: sono questi i temi al centro di “Veneto in Digitale“, la serie di incontri organizzati da Google in collaborazione con Unioncamere, per avvicinare le imprese del territorio veneto alle opportunità della rete, contemporaneamente ascoltare le esigenze degli imprenditori, capire le loro difficoltà nel processo di trasformazione e offrire strumenti capaci di portare un vero miglioramento.
L’appuntamento è per oggi e domani (28-29 settembre) in Camera di Commercio: gli imprenditori potranno acquisire le competenze necessarie per creare un sito web, avviare un e-commerce, utilizzare gli strumenti di analisi, marketing e promozione digitale, sfruttare al meglio i dispositivi mobili e affrontare i temi di industria 4.0. Verrà inoltre messo a disposizione, sempre gratuitamente, un servizio di “digital checkup”, durante il quale gli imprenditori potranno spiegare a un esperto le proprie esigenze e impostare insieme la strategia digitale più adatta per la propria azienda.
“La collaborazione con Google, che portiamo avanti da anni, – spiega il presidente della Camera di Commercio di Verona, Giuseppe Riello – offre un servizio fondamentale per le piccole e micro imprese che ancora faticano a comprendere la portata, in termini gestionali, dell’utilizzo degli strumenti offerti dalla rete. Grazie ai borsisti di Google abbiamo formato numerose imprese nei comparti del mobile, marmo, fashion system, vino, agroalimentare, meccanica e turismo. I risultati ci sono e sono tangibili”.
Cosa potrebbe fare una piccola impresa locale se avesse a disposizione gli stessi strumenti delle più grandi aziende mondiali? Mappe online, motori di ricerca e social network, pensati per miliardi di persone, rappresentano in effetti questo tipo di strumenti e, se usati nel modo giusto, possono aiutare una micro-impresa a diventare una micro-multinazionale. L’obiettivo di Veneto in Digitale è dimostrare che, grazie alle competenze digitali gli imprenditori, a prescindere dalla loro provenienza e dal settore aziendale, possono raggiungere nuovi clienti, espandersi in nuovi mercati e aumentare i ricavi.
“L’impegno che ci siamo presi con questo progetto – dice Fabio Ercolani, responsabile Business Marketing di Google in Italia – è offrire programmi, strumenti e supporto per creare nuove opportunità lavorative e di crescita per le aziende del Veneto. Siamo convinti che la tecnologia sia un fattore chiave per la produttività e questo è tanto più vero per le piccole e medie eccellenze del territorio, imprese che fanno del Made in Italy un marchio riconoscibile a livello internazionale e che oggi grazie a internet possono avere una visibilità globale. Le competenze digitali rappresentano un beneficio diretto per le persone e una leva di crescita per il mondo dell’impresa”.
Veneto in Digitale nasce da un’idea semplice: molte PMI non hanno una significativa presenza sul web, e perdono così un’occasione importante per farsi conoscere. Oggi, però, qualunque impresa si può considerare come una “impresa digitale”; dalla bottega artigiana alla cantina vinicola, dalla fabbrica di imballaggi al forno tradizionale, avere un sito internet, comparire sulle mappe ed essere riconoscibili sui social network e sui motori di ricerca rappresenta un’opportunità di crescita unica, una vetrina virtuale che valorizza l’attività principale dell’azienda e la rende visibile in tutto il mondo.
Qualche esempio locale? A Verona il marchio Baby Bazar, si è fatto strada nel web fino a diventare un punto di riferimento nel panorama dei mercatini dell’usato, non solo in Italia. YouTube è lo strumento Google maggiormente utilizzato dall’azienda, che ha investito sul canale video, portando nuovi utenti sul sito. Baby Bazar ha registrato un incremento di circa il 20% del traffico e il 10% di vendite in più in negozio. Anche la catena di franchising di Verona Mercatopoli ha ottenuto grandi successi grazie a YouTube: in collaborazione con una casa di produzione di Bologna, ha realizzato una campagna nazionale costituita da una sit-com a puntate ambientata nei propri negozi, che non solo ha lanciato il marchio ma ha saputo anche dargli un taglio brillante e coinvolgente. In pochi anni, Mercatopoli è passata dall’avere qualche punto vendita in franchising a 100 store. Il gruppo registra fatturati in crescita dell’7-8% l’anno e la sola Mercatopoli ha registrato aumenti delle vendite del 9-10%.
Secondo una recente ricerca[1], il 67% degli imprenditori che ha partecipato a Eccellenze in Digitale nel 2016 ha dichiarato una crescita della propria attività, il 18% un aumento del fatturato, il 29% di aver aumentato le esportazioni. Un’azienda su 10 ha subito assunto persone con maggiori competenze digitali, mentre una su 4 ha espresso l’intenzione di farlo entro 6 mesi dalla fine del corso.
[1] Ricerca commissionata da Google al laboratorio di Statistica Applicata (LSA) dell’Università Cattolica di Milano su un campione di 16.000 aziende che hanno partecipato a Eccellenze in Digitale nel 2016.