Partita Iva, tra ultimi dati e possibili vantaggi: più di 300.000 aperture da gennaio a giugno
Alla luce della situazione attuale del mercato del lavoro, qual è la scelta migliore? Cercare un lavoro subordinato o cercare di farsi strada da soli? Nel caso in cui una persona scegliesse la seconda opzione, emergerebbe la necessità di mettersi in regola. E la partita iva rappresenta proprio un modo per il libero professionista di regolarizzare la sua posizione nei confronti del fisco.
Partite Iva in Italia: gli ultimi dati del settore
I dati sul mondo delle partite iva testimoniano la grande attenzione degli italiani verso questo strumento chiave per i liberi professionisti: secondo il report pubblicato dall’Associazione Nazionale Consulenti Tributari, ci sono state di 310.905 nuove aperture di partite iva durante i primi sei mesi del 2018. Nonostante un lieve calo in termini di percentuali (-0,07%), i numeri appaiono bene o male gli stessi del medesimo periodo dello scorso anno. In particolare, per quanto riguarda le Regioni, il 41% di queste nuove aperture è localizzato al Nord, dove molte città hanno visto un aumento delle partite iva. Verona, ad esempio, ha registrato ben 4.588 aperture in più rispetto al primo semestre del 2017 (+1,05%), anche se l’incremento maggiore è stato registrato a Benevento (+29,9%). Ma perché tanti italiani continuano ad affidarsi a questo sistema?
Tutti i possibili vantaggi delle partite iva
Tra i vantaggi, in primo luogo si parla della possibilità di mettersi in proprio, così da non essere alle dipendenze di nessuno. Questa, di per sé, rappresenta già una bella spinta per chi decide di aprire una partita iva. Inoltre, per quanto riguarda i più giovani (o chi comunque riesce a rientrare nel regime forfettario), i vantaggi sono anche economici per via dell’abbattimento dei costi delle tasse. Oltre a questo e nonostante i costi di gestione, aprire una partita iva ti dà anche la possibilità di accedere a particolari tipi di finanziamenti (anche a fondo perduto).
Un altro aspetto importante è la possibilità di poter gestire meglio tempo e spazi, potendo lavorare anche da casa (con molti genitori vorrebbero restare più vicini alla loro famiglia). Di conseguenza, non dovendo il lavoratore recarsi in ufficio, si azzererebbero in questo modo i costi relativi agli spostamenti (che alcune volte possono essere anche parecchio alti). Dulcis in fundo, ci sono anche offerte speciali su determinati prodotti che possono tornare utili per chi lavora, come ad esempio quelle su Internet o sugli smartphone con partita iva. I costi, inoltre, si abbassano anche per le aziende che si affidano a questi professionisti, dato che per chi lavora da remoto non c’è bisogno di pagare, ad esempio, un rimborso spese per il viaggio. Che sia per una ragione o per un altra, comunque, i dati parlano chiaro: gli italiani continuano ad affidarsi in massa alla partita iva.