Scout: fino all’11 maggio sono i protagonisti di una mostra in sala Alessandro Zanella (biblioteca Frinzi di Verona), in abbinamento all’uscita del libro del giornalista Enrico Giardini, su Verona e nascita della Protezione civile in Italia, edito dal Centro Studi sul metodo scout Luigi Brentegani.
“Gli scout nell’emergenza” si può visitare tutti i giorni dalle 8.15 alle 23.45 con ingresso libero, per ripercorrere le attività di un gruppo che, storicamente, risale al 1907, nato su spunto di Robert Baden-Powell. Scout, termine inglese, significa ricognitore, esploratore ed è tuttora usato in ambito militare per indicare le azioni volte a localizzare il nemico; Baden-Powell lo scelse pensando a ragazzi in grado di cavarsela da soli in ogni evenienza, grazie ad un’organizzazione pratica e mentale.
«È qui dunque lo scopo più importante della formazione scout: educare. Non istruire, si badi bene, ma educare; cioè spingere il ragazzo ad apprendere da sé, di sua spontanea volontà, ciò che gli serve per formarsi una propria personalità»: così il fondatore.
Il Centro Studi sul Metodo Scout “Luigi Brentegani” nasce nel 1999, allorchè un gruppo di scout, trovandosi nello studio di un notaio per fondare l’associazione, realizza un progetto che da diverso tempo covava nelle intenzioni e nei cuori di alcune persone: far sì che la memoria storica dello scautismo veronese non si perdesse, ma venisse conservata, a disposizione delle giovani generazioni di scout e non solo. E che non fosse solo la memoria di Asci e Agi prima, e Agesci poi, ma anche del Cngei, altra importante realtà. Composto da circa 70 soci, il Centro ha sede in Santa Maria in Stelle (VR), dove si sta allestendo una biblioteca, un’emeroteca e un museo scout, ed è aperto tutti i martedì, dalle ore 20.00 e in altri giorni e orari da concordare.
Il Centro è a disposizione di tutti gli appassionati, di chi è studente, studioso, curioso, di chi abbia voglia di fare semplicemente una visita interessante.