“Abbiamo constatato che dopo dieci anni in cui il Comune di Verona ha speso oltre 700mila euro, il progetto della fattoria didattica “Giarol Grande” non è mai decollato e ad oggi le aree sono in stato di totale abbandono, con grave pregiudizio per i 37 ettari (10 boschivi e 20 coltivabili) di terreno che contemplano anche un’abitazione, una splendida corte rurale, le stalle e lo spaccio dei prodotti. Per questa ragione ho deciso di raccogliere la documentazione esistente e di presentare, nei prossimi giorni, un esposto alla Corte dei Conti del Veneto affinché venga verificato in che modo sono stati spesi i soldi dei veronesi. Mi unisco alle associazioni affinché il Comune revochi immediatamente il nuovo bando di affidamento”.
Andrà fino in fondo l’Avvocato Michele Croce sulla vicenda Giarol Grande. Una fattoria didattica a Porto San Pancrazio che fattoria didattica non è mai stata, soprattutto dopo aver speso svariate centinaia di migliaia di euro del Comune di Verona.
Ma non è tutto: sulla base degli errori commessi in passato, Croce teme che la gestione venga fallita anche nel prossimo futuro dal momento che, “semi-privatizzare l’enorme area, – prosegue il leader di Verona Pulita – rendendola di fatto un’azienda agricola, non farà che peggiorare lo stato di abbandono dei luoghi e soprattutto affonderà definitivamente il progetto della fattoria didattica: la mia proposta è quella di affidare la gestione a nuove realtà, abbattendo il contributo pubblico ma fornendo tutto l’appoggio amministrativo affinché l’attività possa essere remunerativa per i gestori e, soprattutto, possa offrire servizi di alto livello ai veronesi: una vera fattoria didattica, con animali e piantagioni autoctone, in modo da permettere alle scolaresche non solo una visita fine a sé stessa ma di svolgere interi periodi di lezione all’interno delle strutture, affiancando lo studio quotidiano e tradizionale all’esperienza diretta in uno dei luoghi più belli di Verona”.