“Sul Giarol Grande nessuna privatizzazione ma una diversa forma di utilizzo dell’area che non preveda aggravi economici per il Comune di Verona. In una complessiva mancanza di risorse finanziarie, infatti, è oggi impensabile per l’Ente il totale mantenimento a proprio carico di progetti sociali come la fattoria didattica, costata complessivamente in 10 anni oltre 700 mila euro”.
Lo sottolinea l’assessore al Patrimonio Pier Luigi Paloschi che, in merito alle polemiche emerse successivamente alla pubblicazione da parte del Comune del bando di affido del fondo rustico Giarol Grande a San Michele Extra, precisa:
“l’avvio sull’area di una nuova attività, più orientata ad un utilizzo agricolo del fondo, rappresenta una scelta chiarita già da tempo dall’Amministrazione, che non doveva destare alcun “clamore”. Inoltre, proprio per andare incontro alle richieste in ambito sociale avanzate dalla Circoscrizione competente, è stata inserita a bando, tra i punti della parte tecnica dell’offerta, la possibilità di presentare, parallelamente all’attività agricola, un progetto con finalità sociali o didattiche che favorisca la costante fruibilità dell’area da parte della collettività.
Per la sua realizzazione il privato potrà avvalersi della collaborazione di realtà sociali presenti sul territorio (cooperative sociali, fondazioni, associazioni ed enti di promozione sociale) e dovrà prevedere sul fondo specifici spazi dedicati che consentano lo svolgimento delle attività previste dal progetto.
Sul timore di “privatizzazioni incontrollate” – dichiara Paloschi – posso assicurare che nessun vincolo d’accesso potrà mai essere realizzato al Giarol Grande che è parte del parco dell’Adige sud e che, per questo, dovrà sempre rimanere liberamente fruibile da parte della cittadinanza. Infine, proprio per garantirne l’utilità pubblica, chi subentrerà nella nuova attività dovrà assicurare la manutenzione costante del fondo e di tutti gli spazi e servizi pubblici in esso presenti”.