Giacomo Bagnara: esposizione alla galleria “Fuori le Mura”

 
 

Con Young , la personale inaugurata ieri, alla galleria Fuori le Mura (via Fracastoro 15), l’illustratore veronese Giacomo Bagnara prende le distanze dalla giovinezza e si apre al nuovo: illustrazioni, ceramiche, tele e sculture intrise di verità, ironia, cinismo e sprazzi di ambiguità, cariche, come sempre, di colore, geometria e pulizia del tratto.

In questo progetto, curato da Sofia Bergamini e in esposizione fino al 15 novembre, le stesse idee e i medesimi spunti sono oggetto di un’elaborazione che si è fatta più matura e consapevole. A “diventare grande” è, specialmente, l’intento: la serie di lavori che convergono in Young esprimono appieno la voglia di mettersi in gioco del loro ideatore, che ha voluto mostrare la personalissima visione quotidiana delle cose: duplice, talvolta sarcastica, comunque ironica, con immediatezza di significato e facilità di comprensione.

I titoli dei lavori esposti – Cages / Gabbie; Buds / Germogli; Blindness / Miope e Neverland / Terra di nessuno (per citarne alcuni) – si propongono di sorprendere l’osservatore, cui strizzano l’occhio per renderlo il protagonista principale del processo di interpretazione.

Giacomo Bagnara, classe 1987, è un illustratore e artista veronese. La passione per il disegno si è manifestata molto presto e, nei primi lavori, le idee e l’immaginario di allora prendevano forma velocemente, la penna ad inchiostro nero dominava lasciando pochissimo spazio al colore. Dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano ha iniziato a lavorare come illustratore. Influenzato da Ettore Sottsass, Bruno Munari e altri del panorama del design e dell’illustrazione, nei suoi lavori, limpidi e vivaci traduce il proprio modo di guardare – e vedere – ciò che lo circonda. In forme pulite e morbide, la sua è una palette composta per lo più di toni caldi, avvolgenti. La ricerca della forma perfetta è una costante e l’aspirazione massima è trovare il connubio perfetto tra semplicità formale e immediatezza di significato, nonché facilità di comprensione.

Collabora con clienti italiani e internazionali tra cui Corraini Edizioni, Die Zeit, Donna Moderna, El País Se- manal, GQ, Il Sole 24 Ore, Internazionale, Les Echos, Monocle, Sony, The Guardian, The New York Times, The New Yorker, Vanity Fair, Vita Magazine, Wired. Ha partecipato ad esposizioni collettive in Italia e all’estero, le più recenti: Highmath, Slow Culture Gallery, Los Angeles, 2014; Breda Graphic Design Festival, Breda, 2014; Kiblind n. 51 Cover, Point Éphémère, Parigi, 2015; Wall of Wally, Material Gallery, Londra, 2015; Pranzo Improvvisato, Triennale, Milano, 2015; Illustri Festival, Palazzo Chiericati, Vicenza, 2015; Tante volte sette, Galleria Fuori le mura, Verona, 2016; Oggetti in scena, Corraini in Piccolo, Milano, 2017.

 

 

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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