Giacino Vito: Corte dei conti, estinto procedimento danno d’immagine. Versati 268mila € al Comune

 
 

La Corte dei conti sezione giurisdizionale per la Regione Veneto nell’udienza camerale del 15 giugno 2023, definitivamente pronunciando nel giudizio n. 31821, dichiara estinto il giudizio di responsabilità amministrativa promosso nei confronti di Giacino Vito, avvenuto con rito abbreviato. Determinata in € 268.367 la somma dovuta, versata al Comune di Verona, per la definizione del giudizio, pari al 50% del danno d’immagine contestatogli in citazione


La Procura Regionale della Corte dei conti del Veneto con Sentenza n.87/2023 ha chiamato in giudizio il signor Vito Giacino, per sentirlo condannare al pagamento della somma di euro 536.734,00, in favore del Comune di Verona.

La Procura rappresentava di aver aperto un fascicolo istruttorio nei confronti del convenuto a seguito di una notizia apparsa su un giornale locale in data 31 ottobre 2013. Dalla documentazione acquisita emergeva che il signor Giacino era stato condannato in sede penale (assieme alla moglie Alessandra Lodi), con sentenze passate in giudicato, per aver – quale Vicesindaco del Comune di Verona con delega alla Pianificazione urbanistica, all’Edilizia privata e all’Edilizia economico popolare nonché Assessore all’Urbanistica – costretto con abuso dei propri poteri il signor Alessandro Leardini, legale rappresentante della Legnaghese Real Estate 3 SpA e della Belea Costruzioni Edili SpA, a promettergli, nel 2011, la dazione di € 1.270.000,00 con riferimento ai presunti lavori da eseguire nell’ambito del “Piano degli interventi” del Comune di Verona. Risultava, altresì che Giacino, aveva indotto l’imprenditore a corrispondergli indebitamente, nel corso del 2011, € 100.000,00 in contanti e a versare, negli anni dal 2010 al 2013, € 168.367,00 attraverso bonifici effettuati dalle sue società in favore della moglie Lodi Alessandra a saldo di fatture dalla stessa emesse. Il tutto per un totale di somme illecitamente percepite pari ad € 268.367,00.

Il Requirente Sosteneva – in base al complessivo compendio istruttorio – la responsabilità del convenuto a titolo di dolo (il quale, tra l’altro aveva anche ammesso le proprie responsabilità in relazione al tipo di reato imputatogli) per la coscienza e la volontà non solo dell’illecito contegno generatore di responsabilità penale, ma anche del pregiudizio che lo stesso avrebbe recato alla funzione svolta e all’immagine del Comune di cui era amministratore, con accettazione di tale prevedibile nocumento e delle conseguenze dannose del proprio agire.

Contestava, quindi, all’ex vice sindaco “di aver causalmente cagionato, con la sua condotta illecita integrante il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità un grave pregiudizio al prestigio e al decoro del Comune di Verona”.

Trattandosi, nel caso di specie, di reato proprio di pubblico ufficiale contro la pubblica amministrazione, considerava pacifica, la proponibilità dell’azione per danno all’immagine e sottolineava l’ampio e duraturo clamor fori che i fatti avevano avuto a mezzo stampa. Con riferimento alla quantificazione del danno, la Procura determinava il danno in euro 536.734,00 in quanto “si presume pari al doppio della somma di denaro o del valore patrimoniale di altre utilità illecitamente percepita dal dipendente”.

In data 21 marzo 2023, il Comune di Verona ha depositato l’accoglimento della domanda risarcitoria di cui all’atto di citazione. Costituitosi in giudizio Vito Giacino ha depositato memoria difensiva con cui ha, in via preliminare, chiesto la definizione del giudizio con rito abbreviato mediante il pagamento dell’importo di € 268.367,00, pari a circa il 50% della pretesa risarcitoria. In subordine, nell’ipotesi in cui il Collegio non ritenesse ammissibile la predetta istanza, la difesa ha contestato in punto di fatto e diritto la ricostruzione del Requirente.

All’esito dell’udienza camerale del 20 aprile 2023, il Collegio ha accolto la richiesta di rito abbreviato visto il parere favorevole della Procura e di quello espresso dal Comune di Verona, determinando la somma complessivamente dovuta dal Giacino, per la definizione del giudizio, in € 268.367,00. Ha, inoltre, stabilito il termine di trenta giorni, dal deposito del provvedimento, il termine per il versamento della somma in favore del Comune di Verona. Pagamento effettuato il 15 maggio 2023 da Giacino.

A seguito di ciò, il Collegio, dopo aver verificato il pagamento della somma, ha ritenuto di poter addivenire alla definizione del giudizio dichiarando estinto il giudizio di responsabilità amministrativa. Compensate tra le parti le parti le spese di giudizio.

     A seguito della comparsa del Comune di Verona, nel marzo 2023, davanti alla Sezione Veneta della Corte dei Conti per chiedere la condanna dell’ex vicesindaco Vito Giacino al risarcimento per il danno di immagine causato dalla condanna in via definitiva per concussione l’assessore Michele Bertucco ha dichiarato: «si tratta a memoria d’uomo della prima volta che il Comune di Verona formula una richiesta del genere nei confronti di un suo ex amministratore, e in particolare è anche la prima volta che avanza una qualsiasi richiesta di condanna o risarcimento nei confronti dell’ex vicesindaco, che pure si era macchiato di reati molto gravi commessi durante l’esercizio delle sue funzioni e che furono portati alla luce a seguito di un esposto del sottoscritto. «Sebbene fin dalle prime indagini della magistratura emergesse un ampio e gravissimo sistema di concussione, né l’amministrazione di allora né le due successive misero mai in discussione, dal punto di vista tecnico e politico, l’impianto della politica urbanistica formulata allora, limitandosi a prendere atto dei provvedimenti della magistratura sul piano penale. Anche per questo credo che le attese dei cittadini nei confronti della nuova amministrazione siano tante alte».

Adesso l’assessore al Patrimonio Bertucco avrà a disposizione 268.367,00 € da impiegare a beneficio della città.

Alberto Speciale

 
 
Alberto Speciale
Classe 1964. Ariete. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa, amante della trasparenza con un interesse appassionato, inesauribile, sfacciato, per i fatti degli uomini. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. "Sono responsabile di quel che scrivo non di quel che viene capito"

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here