Gennari (M5S) e quei 3000 posti fantasma. “Sindaco e Fondazione non scommettono sull’Arena”

 
 

Se avete provato a prenotare un posto in Arena per la serie di concerti di questa estate, vi sarete resi conto che le promesse sbandierate non coincidono proprio con la realtà.

Se è vero che non ci sarà la platea per lasciare il posto all’orchestra, è vero anche che il pubblico, come è sempre stato, siederà a ferro di cavallo occupando solo mezzo Anfiteatro. Almeno questo è ciò che ufficialmente si può vedere sul sito web ufficiale della Fondazione. Inoltre i biglietti in vendita sembrano ancora fermi a 3000.

Quindi tutto il mendicare delle scorse settimane da parte del Sindaco e della Soprintendenza non ha cambiato molto la situazione. Il Presidente della Regione Luca Zaia, anche in seguito ad un articolo che il sottoscritto aveva fatto uscire durante la polemica stampa sui mille posti, si è preso la responsabilità di aumentare anche del doppio l’offerta di posti in Arena, soprattutto perché la sua conformazione architettonica permette di farlo in sicurezza.

Dove sono i tremila posti a sedere mancanti?

La differenza è sostanziale rispetto alle promesse del “palco centrale “ che tutti si aspettavano. Ci troviamo di fronte ad un’Arena con l’orchestra al posto della platea. Tutto qua. Invece con 6000 posti distribuiti nella sua naturale circolarità, si potrebbe mantenere il distanziamento sociale ed offrire uno spettacolo moderno come in una enorme sala da concerto circolare. Peraltro, gli ingressi dagli arcovoli permetterebbero al pubblico di poter accedere in modo scaglionato in totale sicurezza.

E allora perché la Sovrintendenza ed il Sindaco non mettono subito in vendita seimila biglietti? A chi giova questa riduzione dei posti a sedere? Le aziende che vivono grazie all’indotto areniano, saranno ulteriormente danneggiate, come non fossero abbastanza i due mesi di lockdown.

Non vogliamo pensare che data la debolezza del programma proposto, si tema un flop al botteghino. E’ chiaro che se su tremila biglietti se ne vendessero duemila , la Soprintendenza brinderebbe al successo, mentre se le stesse 2000 vendite fossero su seimila posti a sedere, beh, sarebbe da sollevare tutti i vertici dal loro incarico seduta stante Sindaco Compreso. Ritengo che mille o tremila faccia poca differenza, mentre se vi fossero sei o settemila persone , gli incassi e l’indotto sulla città sarebbero ben diversi. Significa il doppio di posti letto negli alberghi, doppi coperti nei ristoranti, doppia possibilità di aumentare le vendite nei nostri esercizi commerciali. Ossigeno per la nostra città.

Considerato che parte degli utili andrebbero a ristorare gli stipendi dei lavoratori in FAV come promesso dalla Sovrintendenza, perché non si scommette sull’Arena di Verona? Dopo la Pandemia ci vuole coraggio ed ambizione. Doti che forse a Palazzo Barbieri ed in Fondazione Arena, hanno lasciato il posto a timori e cautele.

 

Alessandro Gennari – consigliere capogruppo MoVimento 5 Stelle.

 
 

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