Il Centrodestra è il vero «confuso» della politica veronese. Zero candidati e niente idee per la città
«Sarà difficile accettare lezioni da chi non riesce a mettersi d’accordo sul nome del proprio candidato e ora chiama nientemeno che Silvio Berlusconi a fare da arbitro».
Così Alessandro Gennari commenta le voci sulla (finora mancata) candidatura da parte del centrodestra veronese.
«Si sono riconciliati solo in parte – afferma il candidato al Movimento 5 Stelle – fino a ieri si scontravano regolarmente sui banchi di Comune e circoscrizioni. I veronesi hanno bisogno di un progetto coerente e concreto per Verona non di accordi presi a Milano o in altre segreterie di partito. L’ultimo episodio, con il dietrofront di Tosato e la “benedizione” di Salvini a favore di Sboarina è davvero emblematico: non solo non c’è unità nella coalizione, ma nemmeno nel partito. E poi hanno il fegato di dire che sono gli altri ad essere confusi! Mentre accade tutto questo i lavoratori della Fondazione Arena scendono in piazza per contrastare il fallimento e l’immobilità della politica veronese. Non si tratta di una realtà secondaria, ma del simbolo stesso della nostra città: deve rimanere pubblica e non diventare vittima di fantomatici progetti privatistici».