Gli vengono contestate ventidue uscite “aziendali” al ristorante, tra aprile e ottobre 2014 per una spesa media mensile di 750 euro non giustificate. Così, il Presidente del Consorzio Zai Matteo Gasparato, è stato rinviato a giudizio e il prossimo 9 maggio sarà giudicato per peculato dal Giudice Paola Vacca. Per l’esponente di Verona Domani l’accusa è di aver utilizzato impropriamente la carta di credito aziendale intrattenendosi con soggetti non titolati ad usufruirne. Le indicazioni fornite dal Presidente del Consorzio Zai sulle persone con le quali si sarebbe intrattenuto nei pranzi, sono state smentite dalle intercettazioni telefoniche, che hanno rivelato l’identità dei suoi reali ospiti.
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