Il “Regolamento per la professione di geometra” venne pubblicato in Gazzetta Ufficiale a metà marzo del 1929. Da allora, il titolo di geometra che “spetta a coloro che abbiano conseguito il diploma” si è evoluto in una professione in grado di sviluppare competenze innovative. Infatti, a 90 anni esatti dal riconoscimento ufficiale della professione di geometra in Italia, i dati del Collegio Geometri di Verona mostrano come siano molti i giovani protagonisti nel settore.
Da allora – è proprio il caso di dirlo – niente è rimasto lo stesso. E, in quel “niente”, ci possiamo tranquillamente mettere anche la nostra percezione geometrica degli ambienti. Nel corso dei decenni si sono susseguiti cambiamenti sociali ed economici profondi, ma quella del geometra è rimasta una professione innovativa, poliedrica e, soprattutto, sempre giovane.
All’Istituto Cangrande, questa mattina, hanno partecipato alle celebrazioni per i 90 anni di professione geometra Fiorenzo Furlani presidente del Collegio Geometri di Verona con la grande famiglia del Collegio territoriale, oltre a Federico Sboarina sindaco di Verona, Mons. Giuseppe Zenti Vescovo di Verona, Ilaria Segala assessore alla Pianificazione urbanistica, David Di Michele vicepresidente della Provincia di Verona e i Dirigenti scolastici degli Istituti tecnici per geometri, i presidenti degli Ordini professionali scaligeri e gli studenti dell’Istituto Cangrande della Scala.
“Raccontare la storia della professione geometra – ha detto il presidente Furlani – le sue tradizioni, i suoi valori, le sue attività ed i ruoli svolti all’interno di una società, significa raccontare lo scenario dell’evoluzione socioeconomica e politica di una città, la storia di un intero territorio. Per questo è importante celebrare i 90 anni della nostra professione, perché vuol dire narrare un pezzo di storia della nostra provincia e di una città che, insieme, abbiamo collaborato a realizzare.
Se guardiamo alla professione, oggi, parlare di geometra significa fare riferimento a una nuova generazione di professionisti multitasking, esperti nel settore delle costruzioni, attraverso strumenti e software innovativi, ma anche capaci di offrire consulenze in ambito giuridico e fiscale, in termini ambientali, di catasto e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“I geometri – ha detto il sindaco Sboarina – sono tra i protagonisti della nostra società. E se Verona è la città più bella del mondo è anche grazie al loro contributo e di quanti, dal dopoguerra in avanti, si sono impegnati per far rinascere la nostra città. Quindi – conclude il Sindaco – ai geometri professionisti va un ringraziamento per quanto hanno fatto, per la continua disponibilità a collaborare a nuovi progetti con l’amministrazione per quanto sono sicuro che continueranno a fare, nell’interesse dei cittadini”.
Tra le iniziative che il Collegio Geometri sta realizzando, a titolo gratuito e a favore della collettività, c’è l’avvio dei rilievi per la riqualificazione dell’area che interessa i giardini della Giarina e piazza Fra’ Giovanni. Il progetto, che coinvolge gli studenti dell’Istituto Cangrande e l’amministrazione, vuole creare un percorso libero da barriere architettoniche in questa parte di sinistra Adige.
“L’idea di una città accessibile a tutti e libera da barriere architettoniche – ha detto l’assessore Segala – è uno dei progetti di lungo periodo che condividiamo con il Collegio Geometri di Verona. Per questo, ho chiesto la disponibilità ai geometri professionisti di prendere parte all’iniziativa che identifica i negozi accessibili: servono le loro competenze e i loro consigli per valutare se gli esercizi rispettano effettivamente i requisiti richiesti. Credo che questo sia un altro esempio di collaborazione a servizio dei cittadini”.
“È con grande piacere – ha detto il vescovo mons. Zenti – che prendo parte a questi festeggiamenti perché ho potuto toccare con mano i valori che animano i geometri e la loro disponibilità di mettersi al servizio della gente”.
La grande vitalità di questa professione sta anche nell’alto numero di giovani che hanno deciso di intraprenderla. Sono, infatti, 422 i geometri under 40 iscritti al Collegio, cioè, quasi il 30% del totale. Assieme ai professionisti con meno di 50 anni, la percentuale complessiva sfiora il 60% degli iscritti.
Guardando alle nuove generazione, l’attrattiva del geometra come percorso formativo che offre concrete possibilità di impiego, è confermata dal numero di iscritti agli istituti Costruzioni, Ambiente e Territorio (gli istituti per geometri) di Verona e provincia. Crescono, e in alcuni casi raddoppiano, gli iscritti agli Istituti per geometri in vista del prossimo anno scolastico. L’Istituto Cangrande, infatti, per l’anno scolastico 2019-2020 è destinato a raddoppiare il numero delle classi prime (erano 3) con un incremento, per l’anno prossimo, di oltre il 100%. L’Istituto Dal Cero di San Bonifacio mostra un aumento degli studenti iscritti alla prima CAT che supera il 60%, trend confermato all’Istituto Silva – Ricci di Legnago in cui i nuovi iscritti al CAT crescono di circa il 70%. Mentre al Calabrese – Levi di San Pietro in Cariano viene confermata la partenza di una classe prima numerosa.