“Fuori il writer “Cibo” da tutte le scuole!” Il Centro Destra Veneto si accoda alle istanze della Lega

 
 

Non c’è due senza tre…

Nel quotidiano racconto della cronaca politica (e dintorni) arriva sotto il freddo cielo stellato di quasi-forse-Santa Lucia il III commento (in ordine di tempo ma non solo) relativo al – da noi nominato – “caso Cibo“.

Al riguardo si era già espressa infatti la Lega scaligera attraverso – in primis – il presidente della Commissione Politiche Giovanili Andrea Velardi che rilevava l’urgenza di ritirare l’invito rivolto a Spinazzè da parte del Liceo Nani-Boccioni; in ultima, la fase “2.0” a firma Anna Grassi, capogruppo a Palazzo Barbieri, con la mozione depositata.

Di questa sera invece le dichiarazioni congiunte dei consiglieri Andrea Bassi, Stefano Casali e Fabiano Barbisan del Centro Destra Veneto – Autonomia e Libertà i quali hanno scelto di riportare al centro la questione “Giornata dell’Artista“.
Perché il writer Pier Paolo Spinazzè, in arte Cibo, viene ancora invitato all’interno di alcune scuole a dar lezioni? Le gravi dichiarazioni da lui pubblicate negli scorsi anni sui social relative a suicidi, donne ed ebrei, emerse solo nelle ultime settimane, non lo rendono certo un esempio per i nostri giovani. Con un’interrogazione a risposta immediata, abbiamo chiesto l’immediato intervento dell’Assessore Donazzan.

Il writer veronese paladino di pace e amore – prosegue la nota – adorato e adulato da una certa sinistra, che andava per la città a coprire con disegni svastiche e scritte antisemite, è stato smascherato: il 29 Novembre scorso “La Verità” ha pubblicato un dossier dove riporta alcuni dei tanti post di Spinazzè apparsi sul suo profilo Facebook. I contenuti sono inequivocabili ed inqualificabili: si passa da commenti antisemiti, contro le donne, contro Israele o contro adolescenti in difficoltà.

Il peggiore di tutti, forse, è quello scritto qualche giorno dopo la morte di Tiziana Cantone – incalzano Bassi, Casali e Barbisan – la ragazza suicidatasi travolta dalla vergogna per un video hard diffuso in rete: “Ma la finiamo con questa storia della violenza su internet? Se sei un perdente e ti suicidi sono forse c….i miei?”.
Frasi contenenti odio e ce ne sono a bizzeffe sul suo profilo. Se le parole hanno un peso, non c’è dubbio di quale sia il suo pensiero e di che tipologia di personaggio abbiamo di fronte
.

Alla luce di quanto appurato nelle scorse settimane, rimango basito – concludono Bassi, Casali e Barbisan – che il Preside dell’Istituto Maria Curie di Bussolengo non abbia preso i dovuti provvedimenti e non abbia annullato l’intervento di Cibo. Il writer, che si è tra l’altro distinto per essere provocatore e intollerante con chiunque la pensi diversamente da lui, non può di certo essere la persona adatta ad insegnare ai nostri ragazzi. Ho chiesto quindi all’Assessore Regionale Elena Donazzan, con delega all’istruzione, che faccia tutto quello che è nelle sue possibilità per fermare questa farsa. Spinazzè non può essere invitato o preso ad esempio da qualsivoglia istituto e/o scuola, di qualsiasi ordine e grado di Verona e del Veneto”.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here