Era mescolato tra la folla di curiosi che sabato 9 ottobre sera, nei pressi dell’Arco dei Gavi, si era accalcata per assistere alle operazioni di soccorso dell’uomo caduto nelle acque del fiume; e, alla vista dei poliziotti, per paura di essere identificato, ha immediatamente tentato di allontanarsi.
Ma il comportamento sospetto di quel ragazzo che, d’un tratto, senza motivo apparente, si distaccava dal gruppo e imboccava di tutta fretta la direzione opposta, ha insospettito gli agenti.
L’intuito che ha spinto gli operatori delle Volanti a seguire il trentenne ha consentito di accertare che a suo carico pendeva un ordine di carcerazione emesso proprio quel giorno dal Tribunale di Verona. Il giovane, destinatario della misura cautelare della custodia in carcere, è stato, così, accompagnato presso la casa circondariale di Montorio.
Durante lo scorso fine settimana gli Agenti delle Volanti sono stati impegnati in un altro intervento che ha condotto all’arresto di un trentaquattrenne, già noto alle forze dell’ordine, accusato di resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale.
L’uomo è stato identificato lunedì 11 ottobre sera, a seguito della segnalazione di una violenta lite in atto in un’abitazione di via Silvio Pellico.
Quando i poliziotti sono riusciti ad entrare in casa, hanno immediatamente intuito la delicatezza della situazione: oggetti sparsi sul pavimento, mobili rovesciati, bottiglie di superalcolici a terra e una porta chiusa visibilmente danneggiata; dall’altro lato, la camera da letto, all’interno della quale stavano trovando riparo la moglie e i tre figli minorenni.
Nonostante la presenza degli agenti, l’uomo ha continuato a minacciare la compagna e, non contento, di lì a poco, ha iniziato a sfogare la sua rabbia contro i poliziotti che, dopo aver arginato i suoi ripetuti tentativi di aggressione, lo hanno arrestato.
Ieri mattina il trentaquattrenne è comparso davanti al giudice che, a seguito della convalida dell’arresto, ha rinviato l’udienza al prossimo 7 dicembre.