Fondo Sperimentale di riequilibrio anno 2020: alla Provincia di Verona tagliate ancora risorse per 7 milioni

 
 

Il Ministero dell’Interno con il Decreto 9 aprile 2020  (GU Serie Generale n.100 del 16-04-2020) ha pubblicato la Ripartizione del Fondo Sperimentale di riequilibrio per le città metropolitane e le province ricomprese nelle regioni a statuto ordinario, per l’anno 2020. Anche per il 2020 sono tagliati fondi, a causa di recuperi e riduzioni, per euro 7.181.324,28 alla Provincia di Verona.

È stato firmato in data 9 aprile 2020 il Decreto del Capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’interno concernente la “Ripartizione del Fondo sperimentale di riequilibrio per le città metropolitane e le province ricomprese nelle regioni a statuto ordinario, per l’anno 2020”.

La soppressione dei trasferimenti erariali è stata attuata nel 2012, con il D.P.C.M. 12 aprile 2012, e a seguito di tale soppressione, è stato istituito il Fondo sperimentale di riequilibrio delle province, finalizzato a realizzare in forma progressiva ed equilibrata l’attuazione dell’autonomia di entrata delle province, determinato nell’importo di 1.039,9 milioni di euro (pari al taglio dei trasferimenti). Il Fondo è alimentato dal gettito della compartecipazione provinciale all’IRPEF, la cui aliquota (fissata in misura pari allo 0,60 dell’Irpef) è determinata in misura tale da compensare la soppressione dei trasferimenti erariali ed il venir meno delle entrate legate all’addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica, anch’essa soppressa dall’anno 2012.

La durata del  Fondo sperimentale di riequilibrio si protrarrà fino all’istituzione del Fondo perequativo vero e proprio destinato ad operare a regime. Il Fondo è annualmente ripartito con Decreto del Ministro dell’interno, secondo i seguenti criteri recati dal D.M. 4 maggio 2012: il 50% in proporzione al valore della spettanza figurativa dei trasferimenti fiscalizzati di ciascuna provincia; il 38% in proporzione al gettito della soppressa addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica, negli importi quantificati per ciascuna provincia nel documento approvato in sede di Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale in data 22 febbraio 2012; il 5% in relazione alla popolazione residente; il 7% in relazione all’estensione del territorio provinciale

L’importo annuo lordo del Fondo, relativo al 2020, ammonta, come per gli anni precedenti, a euro 1.046.917.823,00, corrispondente, come detto, alle quote di gettito tributario derivanti dalla c.d. “compartecipazione provinciale all’IRPEF” in misura pari ai trasferimenti erariali soppressi nonché alle entrate derivanti dalla soppressa addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica, sul quale sono state operate riduzioni in applicazione delle disposizioni normative in vigore.

Per l‘anno 2020 l’importo netto, che verrà effettivamente corrisposto a favore di n. 45 enti, determinato dopo l’applicazione dei recuperi di legge, sarà pari complessivamente a 184.809.260,60 euro, identico a quanto già liquidato per l’anno 2019. Alla Provincia di Verona non spetterà alcun importo anzi, dopo le somme inizialmente assegnate, pari a euro 11.764.683,17 sono state applicate riduzioni e recuperi per un totale di euro 18.946.007,40 portando pertanto il saldo in negativo di 7.181.324,28 euro. 

Va segnalato che, rispetto alla dotazione teorica del Fondo le effettive disponibilità di bilancio del Fondo sperimentale di riequilibrio delle province sono state via via ridotte nel corso degli anni, ad opera di diversi provvedimenti normativi che hanno disposto il taglio dei trasferimenti in favore delle province al fine di garantire il concorso di tali enti al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica. Di fatto, i tagli disposti negli anni nel nome della spending review hanno sostanzialmente azzerato il Fondo sperimentale di riequilibrio, inficiandone, di fatto, la finalità programmatoria e di riequilibrio ad esso assegnata dal legislatore.

In merito alla riduzione delle risorse del Fondo sperimentale di riequilibrio provinciale si è più volte espressa la Corte dei conti. Nella Relazione sul “Riordino delle province, aspetti ordinamentali e riflessi finanziari” di aprile 2015, la Corte – analizzando i dati relativi alla ripartizione annuale del Fondo sperimentale di riequilibrio, che mostrano l’incidenza dei recuperi e delle riduzioni operate in forza delle disposizioni di finanza pubblica ed il significativo disallineamento tra le somme spettanti a titolo di Fondo sperimentale, quelle effettivamente assegnate e quelle, addirittura, oggetto di recupero (annualmente esposte nella tabella in appendice ai decreti di riparto) – affermava come le risorse da Fondo sperimentale di riequilibrio rappresentino ormai, un’entrata solo nominale come annualmente indicato nella tabella in appendice ai decreti di riparto (in merito si veda da ultimo il D.M. Interno 9 aprile 2020) .

I tagli derivanti dalle politiche di spending review hanno, infatti, determinato il fenomeno dei c.d. “trasferimenti negativi“, che si concretizzano in un obbligo forzoso di rimborso a carico degli enti locali. Il risultato dell’applicazione di queste norme ha, cioè, progressivamente invertito il flusso dei trasferimenti dallo Stato verso le Province; per la quasi totalità di Province e Città metropolitane il saldo algebrico si conclude con una posizione debitoria nei confronti Stato che gli enti devono liquidare attraverso versamenti diretti o attraverso prelievi a cura dell’Agenzia delle entrate.

Alberto Speciale

(per maggiori informazioni: La fiscalità delle province e il Fondo sperimentale di
riequilibrio)

 
 
Alberto Speciale
Classe 1964. Ariete. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa, amante della trasparenza con un interesse appassionato, inesauribile, sfacciato, per i fatti degli uomini. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. "Sono responsabile di quel che scrivo non di quel che viene capito"

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