L’articolo 19, comma 2 del Decreto legge 4 luglio 2006, n. 223 convertito in Legge 4 agosto 2006, n. 248 aveva istituito un Fondo per le politiche giovanili finalizzato al finanziamento di progetti per la promozione del diritto dei giovani alla formazione culturale, professionale ed all’inserimento nella vita sociale (attraverso interventi riguardanti il diritto all’abitazione e l’accesso al credito).
Nonostante l’iniziativa sia indubbio valore parimenti non si può altrettanto dire relativamente al “valore” stanziato nel Fondo nel corso degli anni considerato che si è passati dai 130 milioni di euro del 2007 ai 2.156.836,00 del 2017 toccando il punto più basso nel 2016 con 1.266.345,00.
Nel corso della Conferenza Unificata delle Regioni del 24 gennaio 2018 infatti è stato ripartito il Fondo per le politiche giovanili 2018 il cui ammontare complessivo è di 2.156.836,00 euro registrando un incremento dello stanziamento di circa 900.000,00 euro rispetto al valore del 2017 (1.266.345,00).
La Conferenza delle Regioni ha “raccomandato” al Governo di adottare una maggiore attenzione e ricettività circa il recepimento di specifiche proposte progettuali riguardanti il disagio giovanile.
Il riparto delle risorse è stato poi ratificato attraverso una intesa la quale ha stabilito che la percentuale del Fondo destinata alle Regioni e al sistema delle Autonomie locali è del 54% (30% alle Regioni e 24% alle Autonomie). La quota del 30% destinata alle Regioni è destinata a cofinanziare interventi territoriali diretti a prevenire il disagio giovanile e a sostenere i giovani talenti.
Le proposte progettuali delle Regioni dovranno essere presentate al Ministero entro il 31 maggio, con una possibilità di proroga per motivi straordinari entro il 1° ottobre. Quest’ultima data vale come termine per l’invio delle proposte, approvate con delibera di giunta, da parte degli enti che decidono di cofinanziare il progetto (per almeno il 20% del valore complessivo) e che devono giungere a un accordo in questo senso entro i 60 giorni successivi.
Il Fondo di Riparto attribuito alla Regione Veneto per il 2018 ammonta ad euro 157.019,00 (7,28% del totale ripartito tra tutte le Regioni e Provincie autonome).
L’Italia è ancora uno dei pochi Stati europei in cui non esiste una legislazione specifica sui giovani. Anche l’organismo di rappresentanza giovanile (Forum Nazionale Giovani ed il Ministero alla gioventù (o meglio Dipartimento della gioventù) sono stati istituiti piuttosto recentemente, rispettivamente nel 2005 e nel 2006.
Nel nostro Paese, per la prima volta è stata affidata la delega alla Gioventù il 18 maggio 2006 e in assenza di normativa nazionale, diverse Regioni italiane hanno legiferato in materia di gioventù e comunque sono invece molti i riferimenti alle disposizioni europee.
Secondo uno studio dell’Osservatorio della Provincia di Milano, la percentuale delle uscite correnti dei Comuni italiani destinate mediamente ai giovani è dello 0,09%, che arriva allo 0,3% nei Comuni della provincia di Milano, contro un dato europeo che va dall’1,5% al 2,25%.
Attenderemo di leggere nei prossime settimane con quale progetto la Regione intenderà dare attuazione al riparto attraverso una specifica Delibera di Giunta.
Alberto Speciale