#FondazioneArena; i sindacati confermano e rinnovano l’agitazione

 
 

L’Assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici di Fondazione Arena di Verona, svoltasi il 20 marzo 2019, ha confermato di voler mantenere lo stato di agitazione e le forme di pressione e di protesta nei confronti del gruppo dirigente“.

È dunque una conferma della linea sin qui tenuta ad aprire il comunicato stampa congiunto delle sigle sindacali coinvolte nella “battaglia” all’ombra dell’anfiteatro romano.

L’integrità del Teatro quale Istituzione Pubblica nelle sue diverse componenti – prosegue la nota – non risulta essere affatto in condizioni di sicurezza da parte di questa gestione che ne sta progressivamente alterando storia, identità e prospettiva. Siamo ben lontani da una seria politica di rilancio e molte delle azioni vantate dalla Dirigenza si rivelano essere, di volta in volta, nient’altro che annunci.
Rilancio significa per noi aumento delle alzate di sipario per riportare abbonati spettatori al Teatro Filarmonico, cartelloni artistici completi e certi dei prossimi tre anni con contributi pubblici e privati adeguati, ri-patrimonializzare Fondazione. Ma ad oggi nulla di ciò.
Come non fossero bastati 12 milioni di stipendi versati dai lavoratori per sanare le folli gestioni passate, ancora oggi il Ministero e Fondazione chiedono loro di restituire altri milioni di stipendi.

I LAVORATORI
Ora basta“, affermano i sindacati: “i lavoratori si sentono, ancora una volta, soli di fronte allo stillicidio economico ed artistico perpetrato dalla Fondazione, mentre la dirigenza viene lautamente stipendiata. L’assemblea dei lavoratori ha dato per queste ragioni mandato alle Organizzazioni Sindacali di valutare e proporre forme di pressione e di lotta che, in assenza di concreti atti del C.d.I. sulle criticità sopra espresse, potrebbero riverberare anche sulla prossima stagione areniana. L’importante esperienza e iniziativa dell’Assemblea Permanente di Sala Fagiuoli ha dato in questi mesi nuovo impulso alle idee e alle analisi della situazione, come pure ha determinato alcune svolte in un percorso che lo stesso Consiglio di Indirizzo ha dovuto modificare. Questa esperienza continuerà nelle modalità adottate di coinvolgimento e di pressione nei confronti delle istituzioni Comunali, Provinciali e Regionali che unitamente a non pochi esponenti della politica hanno condiviso le nostre preoccupazioni e denunce“.

A tal fine – concludono – prossimamente una delegazione si recherà presso Palazzo Barbieri per ottenere un incontro con il Sindaco/Presidente. Si riapre una nuova fase di lotta”.

 
 

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