Fondazione Fevoss Santa Toscana: presentazione ufficiale al Polo Confortini

 
 

Il continuo cambiamento delle attività svolte dal mondo delle associazioni di volontariato che operano per assicurare i servizi alle persone che versano nelle difficoltà più varie, impone la necessità di nuovi modelli di gestione, per garantire continuità e tutela: su queste motivazioni, in continuità con la trentennale storia della Federazione dei Servizi di Volontariato Socio Sanitari, ha preso vita la Fondazione Fevoss Santa Toscana che viene presentata ufficialmente il 4 ottobre, ore 9.30, nella sala delle esposizioni del Polo Confortini dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. L’appuntamento, sotto il patrocinio della Regione Veneto, si inserisce tra le iniziative promosse, a livello nazionale, per la “Giornata mondiale del Dono”.

Saranno presenti all’evento, il sindaco di Verona Federico Sboarina, l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona Francesco Cobello, il direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi e il direttore del Museo Diocesano Don Maurizio Viviani, parroco di San Fermo, nonchè la rappresentanza della Fevoss, le associazioni di volontariato, le istituzioni e gli enti del terzo settore.

Nell’occasione sarà presentata un’opera artistica dello scultore Walter Pancheri di Ortisei, assunta come simbolo della neonata Fondazione Fevoss. A coronamento della cerimonia, gli artisti madonnari Michela Bogoni e Federico Pillan, in una performance artistica dal vivo, realizzeranno due opere che interpretano lo spirito della Fondazione. Le opere resteranno in mostra fino al 14 ottobre, con orario 9.30-17.30.

Nata lo scorso 11 febbraio con firma dell’atto costitutivo, la Fondazione Fevoss Santa Toscana trova le sue origini nell’esperienza trentennale della Federazione dei Servizi di Volontariato Socio Sanitario fondata nel 1987 dal cuore popolare veronese, in contrasto all’emarginazione e in risposta alle necessità delle persone bisognose per quanto riguarda l’assistenza sanitaria e socio sanitaria, compreso il trasporto verso i luoghi di cura e studio di giovani e anziani non autosufficienti.

La Fondazione, il cui nome richiama quello della Santa patrona della Fevoss e il cui agire si ispira alla concezione evangelica delle Opere di misericordia, è lo strumento giuridico scelto a garanzia della continuità delle azioni svolte dai volontari: permette di salvaguardare il patrimonio ideale costruito in trent’anni di attività per tramandarlo alle generazioni future e offrire qualificati servizi sostenuti da professionisti.

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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