Diverse le motivazioni che spingono la Fondazione Cariverona ad investire in Intercultura, ma l’obiettivo principale è l’apprendimento interculturale, ovvero la capacità di interiorizzare i diversi bisogni di studio che emergono dall’evolvere della società contemporanea, integrando i punti di vista “locali” in un processo di dialogo interculturale. Questo perché nell’esperienza all’estero sono messe in gioco capacità di adattamento, abilità di problem solving, necessità di comunicare in un contesto sconosciuto, senso di disciplina, capacità di organizzazione personale: tutti elementi che portano ai saperi del XXI secolo, imprescindibili nella formazione personale e professionale dei cittadini del mondo in senso lato.
I vincitori di quest’edizione sono:
✓ Ancona: Alessandra L. in partenza per un anno in Portogallo; Chiara M. in partenza per un anno in Cina; Daniele S. in partenza per un anno in Argentina;
✓ Belluno: Mattia B. in partenza per un anno in Danimarca; Gianluca V. in partenza per un anno negli USA;
✓ Mantova: Maria Elena B. in partenza per un anno in Repubblica Dominicana; Laura T. in partenza per un anno in Finlandia;
✓ Verona: Veronica C. in partenza per un anno in Argentina; Solange F.D. in partenza per un anno in Spagna; Anna G. in partenza per un anno in Messico;
✓ Vicenza: Rebecca B. in partenza per un anno in Russia; Aurora D.C. in partenza per un anno in Paraguay; Valentina G. in partenza per un anno in Brasile;
A insignirli, nel corso di un’apposita cerimonia di premiazione, sono stati il Presidente, Prof. Alessandro Mazzucco e il Direttore Generale, Dott. Giacomo Marino, che venerdì 7 giugno, presso la sede della Fondazione Cariverona, hanno consegnato agli studenti la pergamena attestante la vincita della borsa di studio all’estero con Intercultura. In rappresentanza di Intercultura, Susie Eibenstein, Responsabile Borse di Studio e Liberalità di Fondazione Intercultura e i volontari di Intercultura che hanno selezionato e formato gli studenti.
La formazione internazionale delle nuove generazioni è volta a sviluppare quelle competenze globali e interculturali che lo stesso Consiglio d’Europa e le rilevazioni PISA dell’OCSE ormai ritengono necessari per la formazione di un giovane.
Una ricerca della Fondazione Intercultura (www.scuoleinternazionali.org) svolta su 500 docenti universitari ha mostrato, ad esempio come i nostri studenti dimostrino essere non ancora pronti per il mondo universitario e lavorativo: i nostri neodiplomati appaiono impreparati (la loro preparazione prende un misero 5,5 in pagella), soprattutto perché sono fortemente in difficoltà nel parlare una lingua straniera e nel problem solving. Quali devono essere invece le caratteristiche dello studente “brillante”? Secondo la ricerca dev’esserci un giusto mix tra tratti caratteriali, competenze trasversali e una adeguata preparazione scolastica. Se, allo stato attuale -secondo i docenti universitari – gli studenti brillanti sono uno su quattro tra i neodiplomati, il numero potrebbe migliorare se solo le scuole investissero nelle competenze trasversali, creando un ambiente didattico che promuova la voglia di approfondire e la curiosità (29%), accompagnate da un atteggiamento di impegno e sacrificio (26%), la capacità di ragionamento e di elaborazione critica (30%), l’autonomia (23%), una buona preparazione scolastica (13%) e la conoscenza delle lingue straniere (7%). In quest’ottica un’esperienza internazionale sembra essere in grado di contribuire in maniera determinante all’acquisizione delle competenze fondamentali per il successo degli studenti.
Si conferma infatti tra le famiglie italiane il desiderio di arricchire la formazione dei loro figli adolescenti all’estero. Anche quest’anno sono stati quasi 7.000 gli studenti che hanno partecipato alle selezioni di Intercultura per poter aderire a uno dei programmi proposti: un anno, un semestre, un trimestre, un bimestre scolastico o un soggiorno linguistico della durata di un mese estivo. Quest’estate saranno circa 2.200 gli studenti a partire verso tutti i continenti, tre quarti di loro potranno beneficiare di una borsa di studio totale o parziale erogata da uno sponsor o dal fondo appositamente creato da Intercultura, associazione che dal 1955 promuove programmi scolastici in più di 60 Paesi di tutto il mondo.