Due giorni sotto ai riflettori nazionali e mondiali. Fondazione Arena di Verona ha accolto nelle ultime quarant’otto ore delegazioni italiane e straniere. Da un lato la Riunione Ministeriale G7 Industria, Tecnologia e Digitale che si è tenuta a Verona ieri, giovedì 14 marzo. Dall’altro la visita del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ai laboratori dove già si sta lavorando alle scenografie dell’evento celebrativo del prossimo 7 giugno in Arena.
G7. Sette artisti per sette Nazioni. Si è tenuto ieri sera, al Teatro Filarmonico, il Concerto lirico sinfonico organizzato da Fondazione Arena in occasione della Riunione Ministeriale G7 Industria, Tecnologia e Digitale voluta dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Sul palcoscenico e in platea delegazioni da Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Giappone, Canada e Italia. Accompagnati dall’Orchestra di Fondazione Arena, diretta dal Maestro Francesco Ommassini, si sono esibiti cantanti da ogni Paese rappresentato al G7. I tenori Julien Behr e Ivan Magrì, i soprani Lina Johnson, Yasko Sato, Leah Gordon, il baritono Jolyon Loy e il mezzosoprano Theresa Kronthaler hanno interpretato alcune delle più belle arie della storia del Canto lirico in Italia, patrimonio dell’Umanità, e delle Opere Carmen, Turandot, Rigoletto, Madama Butterfly. Ad accogliere le delegazioni ministeriali straniere, assieme al Ministro Adolfo Urso, erano presenti il Presidente di Fondazione Arena, Sindaco di Verona, Damiano Tommasi e il Sovrintendente Cecilia Gasdia. E ancora il Prefetto di Verona Demetrio Martino, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il Presidente della Provincia di Verona Flavio Massimo Pasini. Occasione per far conoscere alle delegazioni alcuni degli spazi culturali della città, Teatro Filarmonico in primis e poi Museo Lapidario Maffeiano e Sala Maffeiana.
MINISTRO SANGIULIANO. E poche ore prima del concerto, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha visitato i laboratori di Fondazione Arena, accompagnato dal Sottosegretario Gianmarco Mazzi. Un unicum lo spazio di via Gelmetto, dove un team di artigiani, falegnami, sarti, costruttori, lavorano tutto l’anno per realizzare e restaurare scenografie e costumi degli spettacoli in scena in Arena e al Teatro Filarmonico. Una bella sorpresa per il Ministro che ha potuto incontrare i lavoratori all’opera.
“Questa grande attenzione ci fa onore e attesta l’importanza del Canto lirico italiano, una eccellenza che tutto il mondo ci riconosce – afferma Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena –. L’Opera è stato il primo Made in Italy della storia. Artisti, ma anche maestranze che producono nel vero senso della parola tutto ciò che va in scena, dalle scenografie ai costumi. Professionalità legate all’artigianato che vanno tutelate perché sono un patrimonio inestimabile”.