Avevamo già trattato la problematica nell’articolo del 17 maggio 2017 ( “Utilizzo dei prodotti Fitosanitari: a che punto siamo a Verona?” (qui articolo)(- http://www.veronanews.net/utilizzo-dei-prodotti-fitosanitari-punto-verona/ ) sollecitando la futura Amministrazione alla deliberazione di un apposito “Regolamento Comunale di utilizzo dei prodotti fitosanitari”.
Ieri è stato pubblicata dall’Area Gestione del territorio la Determina n. 5405 del 06/10/2017 con oggetto: REGOLAMENTO DELL’UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI. ISTITUZIONE GRUPPO DI LAVORO.
Bene. Un buon inizio da parte di questa Amministrazione atteso che con la Direttiva n. 128 del 21 ottobre 2009, il Parlamento Europeo ha istituito un quadro per realizzare un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari riducendone i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente e promuovendo l’uso della difesa integrata e di approcci o tecniche innovative, quali le alternative non chimiche ai prodotti fitosanitari.
La Direttiva 2009/128/CE è stata recepita nel nostro ordinamento con il D.Lgs. n.150/2012 e con successivo Decreto Interministeriale del 22 gennaio 2014 è stato adottato il Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, che è entrato in vigore il 13 febbraio 2014.
ll PAN dà indicazioni specifiche e prevede che le Regioni e le Province autonome possono predisporre Linee di Indirizzo relativamente all’utilizzo dei prodotti fitosanitari, per la gestione del verde urbano e/o ad uso della popolazione, in conformità a quanto previsto dal Piano stesso. E’ prevista inoltre l’adozione, da parte delle Autorità locali competenti, tenendo anche conto di tali Linee di Indirizzo, dei provvedimenti necessari per la gestione del verde urbano e/o ad uso della popolazione, relativamente all’utilizzo dei prodotti fitosanitari.
La Regione Veneto con DGR n. 2070 del 3 agosto 2010 aveva attivato la costituzione di un Gruppo di lavoro di tecnici ed esperti al fine di individuare le misure e i tempi per la riduzione degli impatti dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari. Il Gruppo di lavoro aveva predisposto una proposta di Regolamento Comunale sull’uso dei prodotti fitosanitari, oltre ad un documento di carattere generale concernente gli Indirizzi Regionali in materia, approvato con DGR n. 1379 del 17 luglio 2012, che teneva conto delle indicazioni della direttiva 2009/128/CE e anticipava in parte le indicazioni del PAN.
Le disposizioni approvate con la DGR n. 1379/2012 e con la DGR n. 1619/2006, sono state necessariamente riviste alla luce del nuovo quadro normativo che, oltre a fornire indicazioni più puntuali, comporta anche una diversa attribuzione di competenze.
In tal senso la Regione Veneto ha aggiornato ed integrato la precedente DGR n. 1379/2012 attraverso l’emanazione della DGR n. 1262 del 1 agosto 2016, pervenendo in conclusione alla stesura definitiva dei seguenti documenti:
- Indirizzi regionali per un corretto impiego dei prodotti fitosanitari, che costituisce Allegato A alla presente deliberazione;
- Proposta di Regolamento comunale sull’uso dei prodotti fitosanitari, Allegato B;
- Protocollo tecnico per l’uso dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione, Allegato C;
Le Amministrazioni comunali – sulla base dei documenti proposti – potevano pertanto disporre, nell’ambito della rispettiva autonomia e potestà, l’osservanza di più specifiche e precise modalità di utilizzo dei prodotti fitosanitari, in relazione a particolari esigenze locali connesse alla tutela del territorio e della salute umana.
Dopo l’analisi e ricerca nella sezione “Statuto, regolamenti e atti comunali” parrebbe che l’Amministrazione precedente del Comune di Verona non abbia recepito le linee di Indirizzo della Regione Veneto, esiste infatti, a regolamentare la materia, solo l’Ordinanza Sindacale n. 26 del 8 aprile 2009., che certamente non ha recepito quanto indicato nel PAN.
Deve essere chiaro a tutti che l’uso di diserbanti alternativi al Glyfosate comporterà costi pubblici estremamente superiori a quanto sostenuto fino ad oggi dal Comune di Verona, attraverso AMIA SpA. Per meglio rappresentare la situazione torna utile leggere l’analisi realizzata da Agri 2000 tramite interviste a diverse aziende municipalizzate e a manutentori del verde. I risultati della ricerca sono stati presentati in occasione dell’incontro organizzato a Verona da AMIA SpA il 21 marzo 2017.
Gli strumenti presi in considerazione per effettuare diserbi in aree urbane sono stati glifosate, acido pelargonico, decespugliatori, spazzolatrici, pirodiserbo, macchine per l’erogazione di vapore o di schiuma calda. In termini di costi Agri 2000 ha considerato quelli per la manodopera, l’ammortamento e la manutenzione di veicoli e attrezzature, il consumo di carburante o di prodotti e le spese generali dell’impresa. Il tutto è stato declinato in termini di costi giornalieri totali, come pure di costi al chilometro lineare trattato. I diversi metodi hanno infatti efficienze chilometriche differenti e ciò influisce appunto sui costi per unità di spazio effettivamente coperta. Inoltre, ogni tecnica mostra un numero di utilizzi diversi nel corso dell’anno, altro fattore moltiplicatore dei costi finali annui a carico della municipalità. Il tutto è riassunto nella tabella seguente.
A = glifosate; B = Acido pelargonico; C = Decespugliatore; D = Spazzolatrice; E = Vapore; F = schiuma; G = pirodiserbo
Fatto pari a uno il costo annuo utilizzando Gliyosate, tutte le altre soluzioni appaiono alquanto più costose, con il decespugliatore che risulta quasi sette volte più oneroso in termini di costi annui.
Intanto la Commissione Europea rinvia la decisione sull’autorizzazione all’erbicida. Il PAFF, il Comitato UE per i Fitofarmaci, si è infatti riunito il 5 e il 6 ottobre. In queste date era prevista una votazione sull’argomento, ma l’organismo ha deciso di non inserire il voto nell’ordine del giorno, limitandosi a una semplice discussione sulla bozza di regolamento.
La prossima riunione del PAFF è prevista per il 23 ottobre. Poi ancora il 12 e 13 dicembre. L’autorizzazione per l’uso di Glifosato scadrà il 31 dicembre 2017: la decisione dovrebbe quindi arrivare entro quella data.
Alberto Speciale
Purtroppo il glifosate costa poco, toglierlo significa spendere il triplo per chi non lo usa più. Le problematiche che causa sono scritte in etichetta del prodotto stesso, e non è meno di tanti altri prodotti che si usano su ciò che mangiano. Questo è un (erbicida)! Forse è più una manovra di multinazionale farmaceutica che ha interesse nel farlo sparire visto che altri prodotti un vengono più utilizzati. Grazie