La nota dei consiglieri comunali PD Michele Bertucco ed Eugenio Bertolotti sul vaglio della nuova proposta del Filobus:
“Più che decidere sulla scelta del mezzo, Amt si è limitata a prendere atto che l’offerta della società belga Van Hool non era accoglibile a causa di un vizio di forma, in quanto indirizzata ad Amt anziché all’Ati affidataria dell’appalto.
Che il progetto del filobus non sia ancora uscito dalla palude in cui l’aveva cacciato l’improvvida decisione del Sindaco di consegnare il primo stralcio dei lavori senza avere nulla di pronto, viene attestato dal singolare rifiuto di discutere dello stato di crisi in cui versa Ccc, il Consorzio Cooperative Costruzioni capofila dell’Associazione temporanea di imprese vincitrice l’appalto, che allo stato risulta in liquidazione.
Da fonti di stampa apprendiamo che il mondo cooperativo avrebbe già approntato una riorganizzazione del comparto ma il minimo che Comune e Amt dovrebbero fare sarebbe accertare la permanenza dei requisiti tecnici e finanziari necessari a condurre in porto un progetto tanto complesso.
Possiamo purtroppo dire che, al di là dello stucchevole balletto sulle carrozze da 24 metri, ad oggi non è cambiato proprio nulla: sul tavolo rimane il vecchio progetto di filobus a 18 metri che porta meno passeggeri dei più capienti autobus di linea ma costa il doppio. Una volta mandata avanti la variante urbanistica sarà difficile tornare indietro per qualcosa di diverso. Nessuna notizia sul sistema di accostamento automatico alla fermata e sulle altre caratteristiche tecnologiche che dovrebbe rendere il filobus migliore di un normale autobus di linea. La progettazione esecutiva, che avrebbe dovuto essere consegnata più di un anno fa, nel marzo 2015, non si è ancora vista. Manca il piano di cantierizzazione e nessuno conosce le modifiche che dovrebbero essere apportate alla viabilità cittadina per rendere l’opera concorrenziale rispetto ai mezzi privati”.