“Filobus scelta anacronistica” – Comitato per la Metropolitana a Verona

 
 

Il comitato per la Metropolitana a Verona, senza scopo di lucro e apartitico, propone una soluzione di mobilità pubblica moderna ed ecologica, basata su una metropolitana leggera a guida automatica sul modello di quella attiva a Brescia dal 2013.

“Sulla scia delle gravi carenze di mezzi pubblici e piste ciclabili – si legge in una nota -, il traffico automobilistico e l’inquinamento sono in aumento, oltre al fatto che la conformazione della città e le scelte urbanistiche che sono state fatte complicano ulteriormente la situazione.

Emerge perciò sempre con più chiarezza come la scelta del filobus sia inadeguata ed anacronistica, anzi potrebbe causare un peggioramento del traffico. La metro è invece un mezzo di trasporto privo di “interferenzialità” pertanto può essere l’unica vera soluzione per la congestione del traffico cittadino.

L’organizzazione dei trasporti della città necessita di acquisire un nuovo ruolo, passando da semplice servizio strumentale a vero e proprio driver nel processo di trasformazione dello spazio urbano.

Il sistema della metropolitana leggera, potendo trasportare anche le biciclette, dovrà essere connesso ad un sistema di piste ciclabili funzionali al collegamento degli attrattori di traffico (e quartieri residenziali) con le fermate della metro, così come il sistema di autobus/filobus dovrà essere funzionale a questo con una rivoluzione delle linee ed una riduzione dei mezzi in circolazione, con la dismissione di quelli meno ecologici. I parcheggi scambiatori dovranno avere un ruolo fondamentale per l’ingresso dai comuni limitrofi. L’esperienza delle città che hanno optato per questo mezzo di trasporto ha dimostrato come sia la scelta più corretta per incentivare una mobilità sostenibile con effetti positivi su traffico, inquinamento e conseguentemente sulla salute dei cittadini.  

Brescia ha già  la metro,  pur avendo un numero di abitanti inferiore a Verona e meno attrattori turistici, ed è un caso di successo, con 50.000 passeggeri giornalieri e oltre 18 milioni annuali.

La metro di Verona viaggerà, nel tratto previsto in sotterraneo, ad una profondità maggiore rispetto agli 8 metri che sono la massima profondità di possibili ritrovamenti di reperti dell’epoca romana. L’unico problema è quindi relativo agli scavi presso le eventuali stazioni del centro storico. Ciò va visto certamente come un problema da gestire ma anche come un’opportunità di trovare reperti nascosti da valorizzare e fare diventare la stazione stessa un’attrazione turistico/culturale“.

 
 

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