“La giunta ha ufficialmente fissato il crono-progamma del filobus, pronto entro il 10 settembre 2022. Data preventivata diversa in Provincia, la quale nel frattempo ha bandito la gara per l’affidamento del trasporto pubblico locale sulla base dell’opera pronta entro il 2021”.
Discrepanze sottolineate da Michele Bertucco, che punta il dito sull’incongruenza comunicativa perché, nel dettaglio, “non è la stessa cosa se il filobus entrerà in funzione entro il 2021 o alla fine del 2022, laddove i chilometri di percorrenza messi a bando senza il sistema filoviario sono 8,7 milioni, mentre con il filobus si riducono a 6,4”.
“Con che cosa si dovrebbe coprire la differenza, con i pollicini?” – chiede ironicamente l’esponente di Sinistra e Verona in Comune.
Riflessione critica anche da parte del gruppo consiliare comunale del Partito Democratico, secondo il quale “lascia allibiti la mancanza di dialogo tra vertici amministratori del Comune e della Provincia che, nonostante la medesima appartenenza politica, vanno a braccetto solo al momento delle elezioni, mentre litigano quando si tratta di coordinarsi per fornire ai cittadini servizi efficienti”.
