Figaro, Aida e Carmen in Arena

 
 

Dal 22 al 24 agosto, sul palcoscenico dell’Arena di Verona, tre titoli diversi per tre serate consecutive all’insegna dei grandi classici. Al 101° Arena di Verona Opera Festival tornano Aida, Carmen Il Barbiere di Siviglia negli applauditi allestimenti di de Bosio, Zeffirelli, De Ana. 

Tre diverse bacchette alla guida dei complessi artistici e tecnici di Fondazione Arena, con grandi artisti internazionali che rendono ogni sera una vera e propria prima

AIDA. Giovedì 22 agosto, alle 21, in Arena rivive l’Antico Egitto immaginato da Verdi per la sua Aida, opera regina dell’Anfiteatro, nell’allestimento curato da Gianfranco de Boso, di cui ricorre il centenario dalla nascita. Un’edizione storica che rievoca la magia della prima notte d’opera in Arena nel 1913. E che torna in scena diretta da Daniel Oren con grandi interpreti: Aida è Elena Stikhinamentre la rivale Amneris è Ekaterina Semenchuk. Nei panni dell’amato Radames torna il tenore Gregory Kunde, premio Lugo 2024; il gran sacerdote Ramfis e il Re sono impersonati dai bassi Alexander Vinogradov e Riccardo Fassi; mentre il re etiope Amonasro, padre della protagonista, è Youngjun Park. Completano il cast Francesca Maionchi (sacerdotessa) e Riccardo Rados (messaggero). Con i complessi artistici e tecnici di Fondazione Arena, il Ballo è impegnato nelle coreografie originali di Susanna Egri con tre stelle internazionali della danza quali solisti: Futaba Ishizaki, Gioacchino Starace e Denys CherevychkoUltime repliche: 29 agosto, 5 settembre.

CARMEN. Venerdì 23 agosto, alle 21, il capolavoro di Georges Bizet va in scena nel classico spettacolo grandioso e cinematografico del regista e scenografo Franco Zeffirelli, con oltre 500 persone in scena e un cast internazionale di grandi interpreti. È l’ultima occasione per ascoltare in Arena il direttore Leonardo Sini, giovane promessa che ha riscosso successi di pubblico e critica al suo debutto areniano. Il maestro sassarese è atteso in ottobre al Teatro Filarmonico per riaprire la stagione lirica invernale veronese con Stiffelio. Venerdì sera, protagonista titolare è la francese Clémentine Margaine, contesa fra l’appassionato dragone Josè di Roberto Alagna e il torero Escamillo di Dalibor Jenis. Coppia anche nella vita, alla stella italo-francese Alagna si unisce nel ruolo della dolce Micaela il soprano Alexandra Kurzak.Nelle parti di fianco Alessia Nadin, Daniela Cappiello, Jan Antem, Vincent Ordonneau, Gabriele Sagona, Fabio Previati. Il maestro Sini guida l’Orchestra di Fondazione Arena, il Coro areniano preparato da Roberto Gabbiani e le voci bianche di A.Li.Ve. In scena, la Siviglia di Bizet si arricchisce delle coreografie autenticamente spagnole di El Camborio e della Compagnia Antonio GadesUltima replica: 7 settembre.

IL BARBIERE DI SIVIGLIA. Sabato 24 agosto, alle 21, dopo il successo delle prime date in giugno e luglio, torna in Arena il brio del barbiere e factotum Figaro con un nuovo cast per la più classica delle opere buffe, nell’iconico giardino all’italiana con grandi rose rosse firmato da Hugo De Ana per l’Anfiteatro veronese. Per le ultime tre repliche il protagonista sarà il baritono Davide Luciano, spalla buffa del Conte di Almaviva del giovane tenore statunitense Jack Swanson (al debutto areniano) alla conquista dell’amore di Rosina, interpretata da VasilisaBerzhanskaya. Bartolo, il burbero tutore della bella, sarà impersonato da Carlo Lepore, e il suo braccio destro Basilio, maestro di musica, da Alexander Vinogradov. Completano il cast la spassosa Berta di Marianna Mappa, Nicolò Ceriani nel doppio ruolo di Fiorello e Ambrogio, il giovanissimo nei panni dell’Ufficiale. L’Orchestra di Fondazione Arena, il Coro maschile e il Ballo areniano sono diretti da George Petrou, altro felice esordio di questa stagione, che accompagna al cembalo i frizzanti recitativi della commedia di Rossini. Ultime repliche: 31 agosto, 6 settembre.

 
 
Mauro Bonato
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.