La Provincia di Verona con Determinazione n. 2116 del 27/06/2019 ha escluso dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) l’istanza presentata dalla società (a partecipazione pubblica) Verona Fiere Spa avente ad oggetto: “Lavori per la realizzazione di infrastrutture per mobilità e servizio dell’Ente Autonomo per le Fiere di Verona Nuovo Parcheggio pluriplano “Re Teodorico” in aderenza e continuità funzionale all’esistente multipiano sito in viale dell’Industria a Verona” nel Comune di Verona.
La società Verona Fiere Spa, nell’esigenza di consentire la piena fruibilità del quartiere fieristico a visitatori ed operatori, garantendo loro le appropriate condizioni logistiche e di accessibilità che risultano essere ad oggi fattori critici, ha presentato un progetto per aumentare la capienza del sistema parcheggi posti a servizio del Quartiere espositivo.
L’area sede dell’intervento è ubicata nel quartiere della ZAI storica tra Viale dell’Industria, Via Olanda e Via dell’Artigianato e risulta area di proprietà della Fiera, nelle immediate vicinanze del quartiere fieristico di Verona. L’area destinata alla realizzazione dell’intervento è attualmente occupata, in parte della sua superficie, dal parcheggio multipiano “Re Teodorico”, realizzato nel 2003. La restante porzione d’area è oggi già pavimentata e predisposta ad accogliere il raddoppio del parcheggio multipiano attuale.
Come riportato nella Relazione Tecnica dello Studio Preliminare Ambientale, “Dalle analisi effettuate risulta altresì indispensabile colmare il deficit attuale dei parcheggi della Fiera ricollocandoli a VR Sud, specialmente per i grandi eventi fieristici (deficit attuale – 2.500 p.a. circa). Tale deficit è destinato a peggiorare causa la progressiva perdita di parcheggi nelle aree centrali (ex Mercato Ortofrutticolo area PRUSST – 2.000 p.a., ex Mercato Ortofrutticolo area park P3 – 1.000 p.a.) e deve essere riequilibrato realizzando un adeguato numero di posti auto a breve termine. In assenza di tali interventi, gli elevati flussi di traffico collegati non troveranno adeguata soluzione/collocazione peggiorando decisamente la circolazione in tutto l’ambito di VR Sud e quartieri limitrofi.”
La scelta localizzativa è stata sostenuta da motivazioni di opportunità, come di seguito sintetizzato:
- disponibilità dell’area, libera, già pavimentata e fisicamente connessa all’attuale parcheggio multipiano Re Teodorico, così da rendere agevole il raddoppio dello stesso fino a costituire un’unica struttura di parcamento, senza consumo di suolo sul territorio comunale;
- vicinanza alla Fiera, in ragione della decisione di Ente Fiera di indirizzare a questa area parcheggio prioritariamente i propri “clienti” (operatori della fiera) e non i visitatori: a livello di logistica territoriale, l’indirizzare a questa area gli espositori evita l’indotto di traffico sul territorio da parte di questi ultimi, che sono così agevolati nella mobilità da e per il centro fieristico con mezzi e materiali, secondo il minimo tragitto possibile;
- vicinanza al centro cittadino, in ragione del fatto che lo stesso Comune di Verona, in occasione di eventi e manifestazioni locali, fruisce dei parcheggi della Fiera, a supporto della propria capacità di parcamente, altrimenti insufficiente;
- programma di interconnessione con altri progetti d’intorno, per la realizzazione di parcheggi satellite, dedicati esclusivamente ai visitatori, i quali potranno fruire di apposite navette per l’accesso alla città ed al centro fieristico.
L’attuale struttura di parcheggio, è costituita da un edificio prefabbricato, alto 14 mt, di 5 piani fuori terra per un totale di 6 livelli di parcamento e un totale di circa 1.950 posti auto. Sul lato ovest sono ubicate due rampe di accesso ai piani realizzate in opera e l’ingresso e l’uscita di tutti i veicoli è ubicata nella traversa di viale dell’Industria e via Olanda.
Si ipotizzano almeno 1.500/1.600 posti auto aggiuntivi, ed a parere del progettista, l’opera costituirà un elemento di mitigazione sul territorio, a riduzione degli impatti per effetto del traffico attratto dal Quartiere Fieristico, assorbendo in linea diretta gran parte di quella quota di traffico che, accedendo dalla Tangenziale e quindi da via del Lavoro o via Roveggia, non troverebbe posto presso la struttura attuale e quindi continuerebbe a congestionare la rete viaria di zona.
Si rileva nel progetto la presenza di un’elisuperficie posta sulla copertura del parcheggio pluripiano che sarà a servizio degli operatori e visitatori della Fiera in occasione degli eventi fieristici ed, in caso di necessità, anche per mezzi di soccorso.
Il cronoprogramma prevede che le fasi di realizzazione del nuovo parcheggio abbiano una durata di circa 14 mesi e leggendo alcuni numeri si stima che:
- il quantitativo totale di materiale scavato sia pari a ca 22.550 mc, di cui 7.880 mc da conferire a impianto di riciclo e/o a discarica, equivalenti a ca 393 viaggi (andata + ritorno) di mezzi pesanti da/per il sito esterno appositamente individuato;
- il quantitativo totale dei getti in opera sia pari a ca 15.140 mc, equivalenti a ca 1.515 viaggi (andata + ritorno) di mezzi pesanti da/per l’azienda di produzione del conglomerato cementizio;
- il corrispondente quantitativo totale di acciaio per armature sia pari a ca 890.790 kg, equivalenti a ca 35 viaggi (andata + ritorno) di mezzi pesanti;
- il quantitativo totale di elementi prefabbricati sia pari a: a) 925 tegoli, equivalenti a ca 463 viaggi (andata + ritorno) di mezzi pesanti; b) 454 travi, equivalenti a ca 276 viaggi (andata + ritorno) di mezzi pesanti; c) 108 pilastri, equivalenti a ca 102 viaggi (andata + ritorno) di mezzi pesanti;
INQUINAMENTO ATMOSFERICO: Il progettista ritiene che l’opera costituisce un elemento mitigativo, rispetto ad una condizione di carenza di offerta di sosta per il centro fieristico, a fronte di ciò l’offerta di nuovi 1.500 posti auto non potrà che diminuire la circuitazione dei mezzi sull’area, per la ricerca del parcheggio (ad oggi non è presente una specifica segnaletica di indirizzamento verso i parcheggi, con indicazione automatica della disponibilità dei posti auto), riducendo quindi anche il conseguente carico emissivo. Quindi la realizzazione del nuovo parcheggio non genera aumento di flussi, ma semplicemente la ridistribuzione degli stessi all’interno dello stesso quadrante urbano su cui avrebbero circolato comunque. Pertanto a fronte dei due assunti su riportati, il progettista prosegue dicendo che è possibile preliminarmente asserire che il presente intervento si costituisce come invariante, in quanto al tema dell’inquinamento atmosferico, non determinando modifiche emissive sostanziali, modifiche che al limite potrebbero essere considerate in diminuzione, anche se non si ritiene possibile effettuarne la quantificazione, non potendo determinare la lunghezza media dei percorsi per la ricerca di parcheggio, in occasione degli eventi fieristici.
INQUINAMENTO ACUSTICO: L’impatto locale per indotto dei volumi di traffico correlati alla nuova analisi trasportistica, in base alla capienza di posti auto attribuibile al nuovo parcheggio multipiano, è analizzato da due mappature che consentono di leggere le differenze fra i livelli sonori risultanti in tale nuovo scenario e quelli corrispondenti allo stato di fatto al 2016, in compresenza e in assenza di evento fieristico. Dalle tavole presentate dal progettista, si legge che il traffico veicolare attratto dall’ampliamento del parcheggio esistente con il nuovo edificio multipiano incide maggiormente sulle direttrici interne nord-sud.
Dalle mappe presentate il progettista riscontra che, nello stato di progetto, l’incidenza del nuovo edificio multipiano è più rilevante a distanza (coinvolgendo però edifici a ridotta sensibilità acustica), in ragione dello sviluppo della sorgente in alzato; sui primi frontisti l’impatto è invece decisamente meno rilevante, essendo nettamente più rilevante l’impatto ascrivibile al traffico su strada, così da rendere quasi ininfluente l’indotto del parcheggio.
Rispetto allo scenario di fatto in occasione di un evento fieristico, il nuovo edificio multipiano comporta infatti rispettivamente:
- un modesto incremento (in generale con valore contenuto entro gli 0,5dBA e valore mediano pari a 0,2dBA) dei valori di superamento del limite di classe acustica rilevabili presso taluni ricettori;
- un analogo contributo (con valore limitato nei propri massimi entro 1dBA e con valori medio/mediano pari a 0,3/0,2dBA) delle emissioni provenienti dall’edificio multipiano inteso come sorgente areale fissa: ciò comporta la piena verifica del livello differenziale in rapporto al limite di 5dBA previsto nel periodo di riferimento diurno;
- un contributo di impatto correlato all’elisuperficie prevista in copertura dell’edificio variabile fra 1 e 7dBA, con valori medio/mediano pari a 2,0/1,2dBA.
Il tecnico incaricato dichiara infine che nello scenario di cantiere analizzato (si tratta di quello di massimo carico), le emissioni di cantiere sono coerenti con i limiti di legge per le attività temporanee (livelli d’impatto ai primi frontisti sempre inferiori a 70dBA).
SUOLO, SOTTOSUOLO E GESTIONE DELLE ACQUE: Il tecnico ritiene che gli interventi in progetto non vadano ad incidere sulla vulnerabilità degli acquiferi in quanto non modificano le condizioni idrografiche, idrogeologiche ed idrochimiche locali e globali dell’area in cui ricade il sito di interesse progettuale. In particolare per quanto concerne la dispersione da smaltimento delle acque meteoriche con pozzi disperdenti, sarà necessario spostare gli esistenti pozzi disperdenti ricadenti sul sedime di nuova costruzione, all’esterno del fabbricato ed all’interno della recinzione perimetrale.
Per quanto riguarda il rischio di contaminazione delle acque di falda, si è valutato l’assetto idrogeologico dell’area e verificato il sussistere di una vulnerabilità dell’acquifero elevata in questa zona. La permeabilità che caratterizza il primo sottosuolo favorisce una rapida infiltrazione nel sottosuolo; va tuttavia tenuto conto del fatto che la profondità a cui si colloca la falda è tale da permettere eventuali interventi di messa in sicurezza di emergenza (perdita di grassi, oli o carburanti) evitando la sua compromissione.
PIANO DI GESTIONE DELLE MATERIE PROVENIENTI DAL CANTIERE: La realizzazione del nuovo parcheggio avverrà in corrispondenza dell’attuale piazzale del parcheggio multipiano esistente, l’area di insediamento ha una superficie di circa mq 6.750 mq ed è pavimentato in conglomerato bituminoso. La profondità degli scavi per il raggiungimento della quota fondale è stimata in questa fase progettuale in mt 2.90 di conseguenza le principali materie di risulta provenienti dal cantiere vengono stimati dal progettista per grandi linee nelle seguenti parti:
- conglomenrato bituminoso proveniente dalla demolizione dell’esistente piazzale, quantificabile in ca 1.687 mc.
- sottostrato di inerte ghiaioso proveniente dallo scavo del piazzale per il raggiungimento della quota fondale per un volume totale quantificabile in ca 18.250 mc.
- materiali edili provenienti dalle demolizioni di parti dei locali sottostanti la rampa di ingresso per l’inserimento dei pilastri della soprastante nuova struttura, quantificabili in circa 20 mc.
Tali materiali sono quasi totalmente riciclabili, in particolar modo l’inerte ghiaioso, invece i conglomerati bituminosi ed i relitti delle demolizioni dovranno essere conferiti ad apposito impianto per il riciclo. È peraltro evidente, visto il layout del cantiere, che non sono individuabili in esso spazi adatti al deposito temporaneo dei materiali di scavo per il loro successivo riutilizzo. Risulta pertanto indispensabile individuare un sito di deposito temporaneo del materiale di scavo. Inoltre, una parte del materiale di scavo non sarà utilizzabile all’interno del cantiere e dovrà essere trasportato ad impianto di riciclo ed è stato quantificato in ca mc 6.857.
Sull’opera è stata presentata la verifica di assoggettabilità a VIA considerato che il parcheggio multipiano di progetto prevede una capacità di ca 1.500/1.600 posti auto, e che il punto 7, lettera b, dell’allegato IV alla Parte II il D.Lgs. 152/2006 prevede che per i parcheggi di uso pubblico con una capacità superiore a 500 posti auto venga eseguita la verifica di assoggettabilità secondo quanto disposto dall’art. 20 del medesimo Decreto Legislativo.
Nella seduta del 03 maggio 2019 il Comitato Tecnico per la Valutazione di Impatto Ambientale, ad unanimità, ha ritenuto di escludere l’intervento in argomento dalla procedura di VIA, dando atto della non necessità della Valutazione di Incidenza Ambientale. In data 19 giugno 2019 la Conferenza decisoria in materia di VIA ha valutato il parere espresso dal Comitato Tecnico VIA nella seduta del 03 maggio 2019 ed ha approvato, ad unanimità, di non assoggettare a VIA l’intervento, condividendone le motivazioni.
Pertanto il dirigente dell’Area funzionale Servizi in Campo Ambientale della Provincia di
Verona con la Determinazione n. 2116/19 del 27/06/2019 ha ratificato l’esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale, di cui al D.Lgs. 152/06.
Il gruppo istruttorio ha proposto di escludere dalla procedura di V.I.A. l’intervento in argomento nonostante e la criticità rilevata dal Servizio programmazione della Provincia in data 02/05/2019,considerata tuttavia non significativa. Il rappresentante del Comune conferma il parere favorevole già espresso (favorevole, nelle condizioni di progetto: realizzazione di tutte le opere previste da progetto prima della messa in esercizio del parcheggio).
Adesso non resta che attendere l’inizio dell’opera il cui costo risulta essere stimato pari ad € 12.600.000,00 (DGR n. 1505 del 29 ottobre 2015).
Alberto Speciale
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VERONA FIERE S.P.A.