«Siamo tutti responsabili del vuoto di progetti per le fasce deboli che ha caratterizzato questi dieci anni dell’Amministrazione Tosi, che agli ultimi della nostra città non ha saputo fornire alcuna alternativa di riscatto, lasciando cadere le periferie in balìa della microcriminalità e lasciando finire i bisognosi vittima dell’emergenza casa sulle strade».
Dopo la corposa critica al PD mossa dalla Sinistra Radicale circa le scelte di campo sui candidati alle imminenti primarie ovvero la politica portata avanti dal partito su alcuni temi urgenti per il rinnovamento della città, il consigliere comunale Damiano Fermo risponde agli autori del testo divulgato su di una testata online, dove Mario Allegri, Corrado Brigo, Tito Brunelli, Paolo Fabbri, Massimo Valsecchi, Nadir Welponer, con riferimento alla corsa per le primarie PD (Fermo, Franchetto, Salemi) e alla decaduta candidatura del «candidato civico eccellente Giampaolo Trevisi», parlano di «buttata a mare di un’occasione di vittoria buona come mai negli ultimi dieci anni», insinuando la possibilità di accordi PD con la destra, nell’eventuale secondo turno».
«L’unità politica cui si appellano gli scriventi, è una realtà cui non intendo sottrarmi», dice Fermo. «È chiaro che, in caso di vittoria al primo turno, personalmente cercherò di creare intese con quanti invece che guardare al passato e a quello che non è stato fatto, vogliono da subito costruire un progetto di governo della città che ho sempre dimostrato di voler portare avanti, perchè per garantire diritti e tutele non basta chiamarsi “di sinistra”, ma occorre concretamente rimettersi in gioco sul piano delle politiche sociali e familiari, tutela ambientale, grandi opere, favorendo partecipazione attiva dei cittadini e creazione reale di opportunità di riscatto per tutti.
Chi confermerà di avere a cuore questi temi e di avere idee concrete avrà da parte mia tutto l’ascolto possibile. Non mi pare – prosegue – che le voci di Sinistra che oggi sostengono di non vedere un PD proiettato verso soluzioni realizzabili abbia ad oggi risposto alle reali istanze di quella “gente comune” che troppo spesso dichiariamo di voler rappresentare. Riconosco a Verona Polis di Massignan e a Verona Attiva di Brunelli, come al mio progetto Grande Verona, l’impegno di aver snocciolato punto per punto tutte le emergenze cittadine da riprendere in mano. Noi abbiamo invitando a 8 tavoli di discussione i cittadini stessi, persone di esperienza e tanti giovani lontani dalla politica e portatori idee innovative che l’amministrazione deve preoccuparsi di tradurre in risposta politica. Da sindaco porterò avanti lo stesso metodo affinché le esperienze e conoscenze dei cittadini entrino sempre più nelle strategie politico-amministrative».
Alle domande rivolte ai tre sfidanti delle primarie PD nella lunga “inquisitoria” pubblicata sulla suddetta testata, Fermo risponde inoltre:
• Sulla disponibilità a porci contro la privatizzazione delle Aziende Partecipate del Comune «ho già ampiamente risposto, anche a mezzo stampa, con la proposta delle audizioni pubbliche, dove diciamo che vogliamo le migliori teste per far funzionare, con i migliori principi aziendalistici, enti che devono rimanere pubblici»;
• Sulla possibilità di insediare una “Autorità per la Legalità” che contrasti l’infiltrazione malavitosa, o anche solo tangentizia negli appalti che bandirà il Comune, «siamo in pieno accordo».
• Sulle nuove risorse comunali a sostegno delle famiglie, delle nuove povertà, dei giovani precari, mediante tagli alle sponsorizzazioni, alle consulenze e agli sprechi, giorni fa «ho ribadito che qualora venissi eletto Sindaco tra le priorità del mio mandato ci sarà l’accesso a bandi pubblici per politiche a sostegno di madri lavoratrici e della natalità».
• Sulle grandi opere come traforo delle Torricelle, Cimitero Verticale, copertura dell’Arena, Arsenale, “siamo consapevoli che sia da rifare l’intera progettualità”.