Fermo: “Basta con i giochini di partito e con la politica che premia gli amici degli amici”

 
 

“Non c’è più spazio per i giochini di partito. È finito il tempo dei dirigenti, ancorché parlamentari, che usano le primarie per contarsi internamente e dividersi i recinti”. 

Chi si aspettava un Damiano Fermo munito di fioretto, è rimasto deluso. Il giovane consigliere comunale, nel giorno dell’ufficialita’ della sua candidatura alle primarie PD, sguaina la sciabola e non le manda a dire.

“A chi dice – precisa ancora – che la mia candidatura sia un ostacolo per la maggioranza e che da buon renziano avrei dovuto seguire l’ordine di scuderia, rispondo con un sorriso. Le primarie sono uno strumento per confrontarsi su idee, contaminarsi e individuare nuove proposte. Quando leggo che mi sarei dovuto far ispirare dal mio cognome e avrei dovuto attendere il mio turno (dichiarazioni Salemi ndr), rispondo che pensare che un uomo di 35 anni, sposato, con 2 figli e un’azienda non sia titolato a correre, è esattamente una di quelle cose che combatto e per cui oggi faccio politica“. 

Messaggi piccati, in una conferenza stampa che diventa l’occasione per togliersi più di un sassolino dalla scarpa e mediante la quale rispedisce al mittente quel pizzico di fastidio percepito nei vertici PD che sembrano non gradire del tutto la sua candidatura.

Dopo mesi di fair play, il giovane esponente piddino rilascia dichiarazioni più che mai opportune e legittime, che anticipano l’analisi del contesto territoriale veronese:

L’amministrazione Tosi – volta pagina Fermo – ha una grave colpa: l’aver messo nei posti di potere persone non adeguate. Amici e parenti invece delle migliori professionalità disponibili nelle aziende. Da Sindaco voglio invece riconoscere il merito a chi lavora per un bene comune e superiore, contro chi interpreta il pubblico come un parcheggio. Andranno ricercate, per le posizioni di responsabilità, in Comune e negli enti partecipati, le migliori persone disponibili, per competenza e passione. La Verona che creeremo uscirà dall’abbinamento delle migliori idee e dei migliori uomini“.

Infine, in una ipotetica Giunta riconducibile a lui, Fermo specifica i tre punti cardine che verranno trattati quali tematiche principali:


1) INNOVAZIONE “CENTRALE VERONA”
 

“creare lavoro qualificato per le prossime generazioni facendo incontrare impresa veronese e centri di ricerca e incubatori. Più l’innovazione entra nelle fabbriche, più lavoro stabile e sostenibile creeremo”.


2) CULTURA “DESTINAZIONE VERONA”
 

sfruttare al meglio il capitale storico, paesaggistico, artistico che abbiamo avuto in regalo e promuoverlo con strategia nel mondo, portando turismo qualificato che viva Verona e triplichi la ricchezza creata”.


3) SICUREZZA “PROTEZIONE VERONA” 

“proteggere i nostri cittadini da crimine, incidenti stradali, eventi naturali. Il vigile di quartiere come presenza fissa e riconoscibile, coordinata con il controllo volontaristico dei cittadini e le altre forze dell’ordine. Ma la protezione è anche quella verso l’inquinamento, gli incidenti stradali, i tragici eventi atmosferici del nostro tempo“.


Strategie programmatiche che Fermo sta già sviluppando con il contributo dei veronesi. 

“L’appuntamento – conclude il giovane candidato Sindaco – è per il 15 marzo alle 21.00 in sala Lodi per l’evento “Grande Verona” (http://www.grandeverona.it) dove sarà aperto un confronto in 8 diversi tavoli tematici per pianificare la Verona che vogliamo”.


 
 

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