Fermo su aziende partecipate del Comune: è ora di cambiare!

 
 

Le aziende di proprietà totale o parziale del Comune di Verona sono innumerevoli e intervengono in settori vitale dell’economia locale, è sufficiente ricordare le più significative: AGSM, Consorzio Zai, Aeroporto, ATV, con aggiunta di Fondazione Arena, Fiera e tante altre.

La legge Madia, con i suoi stretti vincoli, fortunatamente riporterà all’origine la natura di queste partecipazioni: la parte a valenza sociale potrà restare nella piena disponibilità del comune, mentre le attività di imprenditoria vera e propria dovranno andare sul mercato, creando partnership con soggetti privati o essere cedute. In ogni caso anche quanto resterà in mano pubblica dovrà essere gestito con criteri di efficienza.

Quindi ci si dovrà avvalere di management competenti, non più nomine basate su criteri di appartenenza politica o utilizzate come compensazione di mancate elezioni.

Chiediamo che ci siano bandi pubblici, seguiti da pubbliche audizioni presso la competente commissione consigliare, in modo da favorire una selezione vera, per individuare soggetti che abbiano competenze professionali attinenti con l’oggetto delle società che dovranno governare. La fioraia nominata amministratore unico di un azienda di trasporto pubblico è stato probabilmente l’apice di un modello che rifiutiamo in toto.

Due casi. Agec e Verona Mercato. Nella prima il Sindaco ha appena rinnovato il contratto di Maria Cristina Motta quale Direttore Generale di Agec per due anni, mettendo le mani avanti sulla nuova giunta. Verona Mercato, negli ultimi mesi si è trovata a dover liquidare l’ennesimo carrozzone: Laboratorio Agroalimentare (creata all’epoca dell’ex presidente Mimma Perbellini, oggi candidata con Sboarina). Cinque dipendenti licenziati e perdite per oltre 120.000 euro l’anno, nessun risultato conseguito, per un costo totale stimabile in oltre un milione di euro; soldi pubblici sprecati. Nulla umanamente e politicamente contro le persone designate, ma abbiamo la certezza che se avessimo cercato e nominato i migliori sulla piazza, i risultati sarebbero diversi.

Nel frattempo il Consorzio Zai è paralizzato dalle beghe tra il Presidente, nominato da Tosi, e buona parte del CdA, sempre di nomina tosiana. Sarebbe interessante capire quali sono le competenze professionali di queste persone, su temi come la logistica e i trasporti, sicuramente sono tutti protagonisti della politica locale da molti, troppi anni.

Il prossimo 11 giugno i cittadini veronesi hanno la possibilità con il loro voto di cambiare registro e finalmente ridare dignità alla gestione della Cosa Pubblica.

 
 

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