“L’iniziativa sui tamponi del Presidente Zaia è lodevole, ma si rischia di creare un problema più grande se non si prendono iniziative tempestive: non è garantita la sicurezza dei Medici di Famiglia, dei pazienti e delle persone che gravitano nei medesimi ambienti”. Afferma Filippo Grigolini di Famiglia è Futuro. “Cosa accadrà nel momento in cui un medico, che esegue un tampone nel suo ambulatorio, certificherà la positività del paziente, per quanto asintomatico? Con le attuali regole stringenti, a causa della dislocazione degli stessi ambulatori in contesto cittadino, all’interno di grandi realtà condominiali, sarà costretto a bloccare tutta la struttura per la conseguente necessità di sanificare gli ambienti, condominio compreso!” ha proseguito Grigolini.
“Servono strutture alternative, isolate dai grandi contesti abitativi: per questo indichiamo, come possibile soluzione, che il Comune renda disponibili, subito, tutte le sale civiche e le attrezzi in modo opportuno.” ha sottolineato Antonio Zerman, consigliere in seconda circoscrizione.
“Così facendo i Medici di famiglia potranno organizzarsi, a turno, per eseguire tamponi in fasce orarie concordate, in sicurezza per tutti. È una soluzione che permette a tutti gli altri malati , che sono la stragrande maggioranza, di poter essere comunque seguiti e curati a dovere.”. Ha aggiunto Elena Fasoli, consigliere in ottava circoscrizione.
“Creiamo degli hot spot a chilometro zero, con accesso h24, nei contesti di quartiere. Ma bisogna agire in fretta prima che la soluzione proposta dalla Regione crei un problema più grande di quello che si vuole risolvere” ha concluso Andrea Cona, consigliere della terza circoscrizione.