La mozione ‘Caro Sindaco trascrivi’ di +Europa e Radicali italiani per la registrazione dei figli di tutte le coppie omogenitoriali è stata inviata ai sindaci della provincia di Verona ed è in via di deposito presso il Consiglio comunale del capoluogo.
Il gruppo locale del partito fondato da Emma Bonino ha infatti presentato una mozione affinché si proceda con la registrazione dei bambini delle famiglie arcobaleno, nonostante la circolare ai Prefetti del Ministro dell’Interno Piantedosi.
La mozione, in particolare, invita il Sindaco a procedere con le registrazioni anagrafiche dei figli delle coppie omogenitoriali indicando come genitori entrambe le persone che si sono assunte la responsabilità della procreazione del bambino.
Si sollecita, inoltre, il Parlamento a sostenere le proposte di legge presentate, come chiedono già i sindaci di Roma, Milano, Firenze, Napoli, Torino, Bologna e Bari.
“Attraverso i nostri gruppi locali – afferma il Segretario Nazionale di +Europa, Riccardo Magi – abbiamo dato vita a questa campagna nazionale: presentiamo questa mozione in tutti i Consigli Comunali e a tutti i Sindaci e le Sindache d’Italia. La circolare di Piantedosi – precisa Magi – non è vincolante, ed è fondamentale che i Sindaci non interrompano le registrazioni”. Con queste mozioni – aggiunge Annalisa Nalin della Direzione Nazionale di +Europa – vogliamo però anche mandare un segnale al Parlamento, a cui chiediamo di approvare una legge che riempia il vuoto normativo, come ha chiesto nel 2021 la Corte Costituzionale. Per noi sui diritti e sulle libertà bisogna andare sempre più avanti.
“Qui però – sottolinea Lorenzo Dalai, coordinatore provinciale di Verona – siamo in presenza non solo di un passo indietro, ma di una vera e propria crudeltà verso i bambini delle famiglie arcobaleno che hanno il diritto di essere riconosciuti come tutti gli altri. Per questo governo, invece, ci sono bambini di serie A e bambini di serie B. Per noi è inaccettabile”. Attendiamo quindi delle prese di posizione ben chiare da parte di sindaci e consigli comunali a favore dei diritti dei bambini e di segno totalmente diverso rispetto ai diktat di un ministro inadeguato e reazionario.