Il sogno azzurro è svanito. Ci sono voluti due tempi supplementari ed una serie “infinita ” di diciotto calci dal dischetto, ma alla fine anche uno degli ultimi sortilegi – la Germania non batteva l’Italia in una fase finale di una competizione continentale dal lontano 1970 – è andato in frantumi. Questa volta la beffarda lotteria dei rigori ha sorriso proprio ai tedeschi che guadagnano così l’ambita semifinale, dove affronteranno la vincente della sfida tra Francia e Islanda. Non è stata una grande partita, le due squadre, ben disposte in campo e molto attente sul piano tattico, hanno badato soprattutto a non concedere spazi, tanto che di occasioni da rete se ne sono viste gran poche. Dopo il vantaggio tedesco di Ozil, arrivato a venticinque minuti dal termine, bravi sono stati gli azzurri a non disunirsi, trovando il pareggio dopo tredici minuti, con una rete su rigore di Leo Bonucci, concesso dall’ungherese Kassai, per un ingenuo fallo di mano di Boateng. La squadra di Conte, protagonista di una prova orgogliosa e di grandissima intensità, ha sofferto qualcosa sul piano fisico, pagando oltremisura l’assenza in mezzo al campo di un giocatore in grado di dettare i tempi di gioco. Il forfait di De Rossi per infortunio – il romanista ha provato fino all’ultimo ma ha dovuto alzare bandiera bianca- e la squalifica di Thiago Motta hanno costretto Conte ad affidarsi a Parolo, con contemporaneo inserimento in mediana di Sturaro. Gli azzurri hanno, quindi, lasciato spesso e volentieri l’iniziativa in mano agli avversari, affidandosi alle consuete ripartenze. Nonostante tutto si è arrivati ai calci di rigore, dove fatali sono risultati gli errori commessi da Zaza, Pelle’, Bonucci e, soprattutto Darmian. L’Italia esce dalla manifestazione a testa alta, eliminata pur sempre dai campioni del mondo in carica, ma consapevole di aver fatto tutto quanto era nelle sue possibilità. La squadra di Conte, un gruppo di “uomini” plasmati con indubbio merito a propria immagine e somiglianza dal tecnico salentino, ha disputato un grande europeo, in barba alla folta schiera di scettici e pessimisti che pronosticavano un’eliminazione azzurra già al primo turno. Ora, con Conte diretto a Stamford Bridge, il testimone passa nelle mani di Giampiero Ventura, che avrà il compito di condurre gli azzurri nell’impegnativo girone eliminatorio, valido per le qualificazioni ai prossimi mondiali, dove l’Italia sarà chiamata ad incrociare le armi, tra le altre, con Albania e Spagna. Si parte il 5 settembre con la trasferta in terra d’Israele.
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