ESU, l’Azienda regionale per il Diritto allo Studio Universitario, rinnova la collaborazione con la scuola di osteopatia ‘EOM Italia’, che ha la sede principale a Mozzecane e altre quattro in Italia (Roma, Torino, Udine e Vado Ligure).
Grazie a questo accordo per tutti gli studenti dell’Università di Verona, del Conservatorio e dell’Accademia di Belle Arti, alloggiàti nelle residenze universitarie dell’ESU, è prevista la possibilità di accedere gratuitamente a trattamenti fisioterapici svolti da Elisa Gobbetti, fisioterapista e osteopata di EOM, che tratterà le sintomatologie più comuni legate alla vita dello studente, come il dolore alla schiena, al collo e alle spalle.
La professionista è a disposizione degli studenti nella sede della residenza universitaria Corte Maddalene a Veronetta, il venerdì dalle 9 alle 13, e gestisce, in totale autonomia, gli appuntamenti.
Per prenotarsi gli studenti dovranno mandare una mail a: [email protected].
La precedenza è assegnata alle persone affette da disabilità.
“Il servizio, partito nel 2019, è stato indubbiamente innovativo per l’ente – sottolinea Francesca Zivelonghi, presidente del CDA di ESU -. Nel 2020 l’andamento è stato a singhiozzo, in conseguenza dei lockdown legati all’epidemia, ma i trattamenti sono continuati e hanno registrato un alto indice di apprezzamento da parte degli studenti. Perciò rinnoviamo la convenzione che proseguirà per tutta la durata dell’anno scolastico, erogando un servizio che può essere di aiuto ai ragazzi, che trascorrono tanto tempo seduti durante le lezioni o studiando chini sul computer, con posture che comportano problematiche a carico del sistema muscolo-scheletrico”.
Aggiunge Andrea Turrina, amministratore unico di EOM Italia, che da anni organizza il master universitario di primo livello in osteopatia nelle Disfunzioni Neuro Muscolo-Scheletriche in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona: “Dal report da noi realizzato su sei mesi di trattamenti agli studenti universitari è emerso che le problematiche al rachide cervicale e lombare costituiscono il 68,75% delle sintomatologie riferite, in linea con gli studi internazionali. La maggior parte degli utenti ha riferito il sintomo doloroso come cronico, a sostegno dell’associazione tra il dolore e le prolungate posture assunte durante lo studio. Il dato conferma quanto emerso in uno studio condotto negli Stati Uniti, vale a dire che l’accesso diretto degli studenti universitari a un servizio di fisioterapia è un sistema sicuro ed efficace nella gestione dei disturbi muscoloscheletrici. La valutazione, il trattamento e i consigli sullo stile di vita, introdotti precocemente nella vita dell’individuo, possono essere infatti determinanti nel migliorare la qualità della vita. Per questo motivo si ritiene che la precoce presa in carico da parte del fisioterapista sia una valida opzione anche per gli studenti universitari italiani”.
Elisa Gobbetti, fisioterapista osteopata di EOM Italia, riparte con i trattamenti in ambito universitario dopo i mesi estivi dedicati alla preparazione degli atleti paralimpici di tennis tavolo, che hanno fruttato la medaglia di bronzo a Tokyo della pongista veronese Michela Brunelli. “Dagli studenti di Esu abbiamo ricevuto ottime valutazioni sulla qualità del servizio – spiega -, che ci danno la carica per ricominciare. Abbiamo già una lista di richieste e ci auguriamo di riprendere con regolarità, anche se siamo ancora in piena pandemia. Adotteremo, in ogni caso, tutte le precauzioni indicate dal protocollo Covid per la sicurezza: dalla visiera alle mascherine, dall’autocertificazione alla misurazione della temperatura, dall’igiene delle mani agli ingressi scaglionati, dalla disinfestazione degli ambienti al cambio della divisa”.