Persino il più distratto dei passanti (istintivamente ci viene da chiamarlo “potenziale passeggero“) potrebbe in questo momento testimoniare circa l’inclusione, fra i relatori della conferenza stampa aperta svoltasi lunedì mattino al Liston 12, del nome del sen. Stefano Bertacco.
I più avveduti invece, oltre ai diretti interessati partecipanti di questa lunga e particolare questione, possono affermare di non averlo visto presente alla sessione di “dibattito e confronto“.
Oggi siamo qui per mettere (o, meglio, restituire) a tutte le “i” i propri puntini. Abbiamo sentito telefonicamente il capogruppo al Senato della Repubblica di Fratelli d’Italia (incarico ancora temporaneo, ndr). Il quale ci chiarisce subito:
“Ho letto da più parti che sarebbe mia volontà quella di non partecipare all’appuntamento; la realtà dei fatti è che non sono mai stato invitato da nessuno e, fosse ciò accaduto, non avrei mai aderito all’incontro.
In tempi non troppo remoti ho seguito da vicino la questione del Catullo, è arrivato finalmente un tipo di pronunciamento da parte di ANAC e vi sono 30 giorni di tempo per riflettere e attendere la risposta dell’Aeroporto. Il mio suggerimento è quello di aspettare, nell’interesse genuino nei confronti del Catullo e non per organizzare conferenze stampa dove si spara a destra e a manca“
D: “Il parere di ANAC può comunque essere considerato un passo in avanti verso la risoluzione?”
“Sì, perché in realtà nella sentenza si riportano anche alcuni passaggi in cui non viene esclusa la continuità rispetto alla situazione presente. Certo, è palese che sono stati compiuti dei passi non coerenti e puntuali. Aerogest, con la sua attività, afferma la presenza di pareri legalmente rilevanti e istituzionali concordi con questa tesi e sono da tenere conto. Ripeto, era meglio aspettare piuttosto che prodursi in una conferenza stampa da campagna elettorale.
D: “Il Catullo è l’aeroporto dei veronesi, inevitabile dunque pensare ad un’attenzione dell’amministrazione Sboarina in questo senso…”
“Tutta la nostra compagine di governo è particolarmente attenta e aggiornata su questo fronte, abbiamo dei contatti costanti sia con Aerogest per quanto concerne la parte dei soci, ché con la Fondazione Cariverona…“
D: “Fra i presenti di lunedì, al Liston 12, c’era anche Michele Raucci che sappiamo essere portatore di un eventuale proposta economica attraverso il cosidetto “Europe1“, con il suo fondo di capitali cinesi in Private Equity Sixiang Holding; un suo parere al riguardo?”
“In una mia precedente conferenza stampa tenuta assieme al dott. Balotta (era il dicembre 2015, ndr) segnalai la presenza di questo fondo cinese che configura per Verona e il Catullo un trattamento non proprio condivisibile; l’ottica, in sintesi, sarebbe una progressiva riduzione dell’operatività del nostro Catullo ad un semplice aeroporto di back-up favorendo così l’asse di Montichiari. Non mi pare possa incontrare il parere favorevole dei veronesi…“
D: “SAVE?”
“Il dott.Marchi, come tutti gli investitori privati, sta perseguendo i propri obiettivi nelle logiche che più ritiene opportune. Non ho un pronunciamento in questo senso, ma aspetto le relative evoluzioni nei prossimi giorni.
Noi rimarremo sempre qui. In pista, pronti a far decollare tutte le nostre informazioni e le ricerche che conduciamo liberamente, senza dimenticarci di niente e nessuno.
Caro On. Bertacco
finché ci si arrocca dietro agli schieramenti mettendo in secondo piano la sostanza, non si andrà da nessuna parte. Perché non l’ha fatta Lei la conferenza stampa in difesa del Catullo?
Avremo percepito che le stanze del potere hanno a cuore il futuro del nostro aeroporto.