Donati tre nuovi tiralatte alla Terapia Intensiva Neonatale

 
 

Tre nuovi tiralatte sono stati donati all’Azienda ospedaliera da Croce Bianca Verona, la onlus di pubblica assistenza volontaria. A consegnarli al dott. Renzo Beghini, direttore dell’Uoc Trasporto Neonatale e Pediatrico (che comprende anche la Terapia Intensiva Neonatale), è stata una delegazione di soccorritori volontari di Croce Bianca guidata dal presidente Pier Luigi Verga.

I tiralatte sono un presidio fondamentale per il reparto in quanto spesso i piccoli si trovano necessariamente distanti dalla mamma e il latte materno diventa ancora più importante. E’ un legame forte che si crea in quei veloci e concitati momenti, quando i neonati pretermine o che necessitano di cure immediate vengono trasportati in ambulanza verso le strutture ospedaliere dell’Aoui di Verona. Ed è un legame simbolico che i soccorritori puntano a far diventare permanente attraverso piccole donazioni concordate con il reparto di Terapia intensiva neonatale. Ad accompagnare i piccolissimi pazienti spesso sono i volontari soccorritori di Croce Bianca, l’associazione che da circa 25 anni si occupa del trasporto neonatale con mezzi dedicati. Nel 2024, i trasporti di questi piccolissimi pazienti che necessitano di accorgimenti speciali anche durante gli spostamenti sono stati 91, in leggero aumento rispetto agli anni precedenti.

Dottor Beghini: “Ringrazio di cuore i volontari di Croce Bianca per questo gesto di oggi, che rappresenta per noi un indispensabile aiuto quotidiano. La sensibilità di questo personale dimostra quanto sia professionale il contributo che ogni giorno danno alla nostra missione di salvare queste piccole vite. I dati regionali sulla sopravvivenza dimostrano che la rete veneta è efficiente nell’assistenza ai bimbi nati pretermine”.

Pier Luigi Verga: “Il trasporto neonatale che Croce Bianca garantisce, a Verona e in altre province confinanti, dal 2000 rappresenta una parte importante della nostra mission associativa e, insieme al servizio di emergenza e urgenza sul territorio, è sicuramente la componente che più coinvolge personale e volontari soccorritori. Questi presidi sono frutto di una colletta nata spontanea tra i nostri volontari e collaboratori che in questo modo intendono essere ancora più vicini ai piccolissimi che accompagnano”.

Lo scorso anno, il supporto si era concretizzato in due speciali coperture per le termoculle, utili per ridurre al minimo lo stress dei piccoli pazienti. I bambini nati prima o molto prima di 37 settimane gestionali sono infatti molto sensibili alle variazioni di suoni e luci perché il cervello non è completamente sviluppato e pertanto questi stimoli generano un vero e proprio dolore. La cover per l’incubatrice rinforza la dotazione di presidi fondamentali, come lo sono le ambulanze attrezzate (riconoscibili anche dall’esterno) che devono mantenere il neonato in condizioni simili a quelle dell’utero materno quindi insonorizzate e al buio. Nello specifico, l’ambulanza per il trasporto neonatale ha un pianale apposito studiato per ridurre al minimo le sollecitazioni.