“Nel territorio veronese il continuo inquinamento selvaggio è in crescita”. Il portavoce alla Camera dei Deputati per il M5S, Mattia Fantinati, riferisce dell’ennesimo sequestro, avvenuto ieri, di un’area di 4000 metri quadrati, da parte della Guardia di finanza di Verona, ove sono stati trovati cumuli di rifiuti misti, anche di natura pericolosa, provenienti da attività di demolizioni e costruzioni, container, veicoli fuori uso, materiale ferroso, legname, fusti in ferro contenenti residui di resine e catrame. Il sito, in via Legnago, è riconducibile ad una s.r.l. scaligera, specializzata in costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali, ed è stato scoperto dai finanzieri in seguito al controllo di un furgone che trasportava rifiuti, privo dei documenti previsti dalla specifica normativa; ora il luogo è sotto sequestro e la proprietà è stata denunciata alla Procura della Repubblica per gestione di rifiuti non autorizzata, in violazione alla normativa ambientale.
“La Corte di Giustizia dell’UE, per questa piaga dilagante nel nostro Paese – dichiara Fantinati – ci ha condannati al pagamento di ingenti sanzioni pecuniarie. Nel tentativo di sanare il contenzioso, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha istituito un fondo per il finanziamento di un piano straordinario di bonifica dei siti. Per questo motivo ho chiesto con una interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, in merito al fondo per il finanziamento di un piano straordinario di bonifica delle discariche abusive, quale sia lo stato di avanzamento delle attività di bonifica, come siano state effettivamente impiegate le somme messe a disposizione e quali i beneficiari”.